“Ho sentito Mourinho”: le prime parole di Chivu da allenatore dell’Inter. Poi svela un retroscena su Inzaghi
- Postato il 15 giugno 2025
- Calcio
- Di Il Fatto Quotidiano
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“Ho sentito Mourinho al telefono, abbiamo parlato”. C’era attesa per le prima parole di Cristian Chivu da allenatore dell’Inter, arrivate nella serata di sabato alle 23:15. Il neo tecnico nerazzurro ha parlato a pochi giorni dall’esordio dell’Inter al Mondiale per Club contro il Monterrey (il calendario dei nerazzurri). Diversi gli argomenti toccati, anche se più che sulla prossima partita, il focus è stato su prime sensazioni, retroscena e obiettivi dei nerazzurri dopo l’addio di Simone Inzaghi.
E proprio dell’ormai ex allenatore piacentino ha parlato Chivu, spiegando: “Ho sempre avuto un buon rapporto con lui, lo avevo chiamato per fargli un ‘in bocca al lupo’ quando ho saputo che non avrebbe continuato con l’Inter, poi non ci siamo più sentiti”. Il tecnico romeno ha presentato anche il suo staff: “Come vice allenatore, come ha detto il presidente, ci sarà Aleksandar Kolarov, che tutti voi conoscete. Mario Cechi rimane come collaboratore tecnico con noi insieme ad Angelo Palombo. Come preparatori atletici abbiamo Stefano Rapeti e Maurizio Fanchini. Il preparatore dei portieri è Gianluca Spinelli, che rimane, insieme a Paolo Landoni”.
Inter, Chivu si presenta: “So cosa sia l’interismo”
Interismo. Un concetto che Chivu ha ribadito più volte nel corso della conferenza stampa. “L’allenatore dell’Inter lo avevo già fatto, anche nel settore giovanile l’orgoglio era enorme, ma in prima squadra ora sento un senso grosso di responsabilità che voglio trasferire ai miei ragazzi, lo stesso di quando Piero Ausilio mi portò la prima volta ad Appiano. Forse posso dire che con me siamo tornati alla radici, a cosa vuol dire l’interismo e Marotta sa bene ormai di cosa si tratta. Orgoglio e lealtà“.
Poi un’ampia parentesi sulla Champions League persa in finale e sull’aver fin qui conquistato 0 titoli. “Questa è una delle squadre più forti d’Europa. Lo dicono i fatti. Il mio è un nuovo, ma vecchio progetto. La stagione non è finita. Abbiamo l’obbligo e il dovere di provare ad arrivare in fondo in tutte le competizioni”. Chivu ha puntualizzato: “Il valore di una squadra non si misura dai trofei vinti, ma dal percorso fatto. Per me non è stata una stagione fallimentare.
Chivu è uno degli eroi del “Triplete” del 2010. Una cavalcata incredibile, culminata con la vittoria dei tre trofei che hanno permesso all’Inter di entrare nella storia. Motivo per cui ancora c’è un gruppo whatsapp con tutti i protagonisti, come spiegato dallo stesso Chivu. “È il nostro gruppo storico che va avanti da molti anni, siamo fratelli per tutta la vita, e poi i risultati ti aiutano a tenere questo legame: mi ha fatto piacere rivedere Maicon in campo e leggere i loro messaggi, alcune dediche speciali non le voglio condividere”.
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