I 48 anni di Lapo Elkann oggi non ancora presidente della Juventus tra sociale e PFW, il sogno dei tifosi
- Postato il 7 ottobre 2025
- Di Virgilio.it
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Si è definito privilegiato, Lapo Elkann. Eppure ha conosciuto la sofferenza di chi non è stato compreso, la discriminazione, la lontananza dagli affetti più saldi e centrali nell’esistenza di un bambino che diventa uomo. La vita sa essere severa, generosa all’improvviso. Gli eventi avversi non hanno mai scalfito quella vitalità anima Lapo, secondogenito dei fratelli Elkann, imprenditore a sua volta e nipote dell’Avvocato Agnelli verso il quale coltiva un amore assoluto, purissimo e che gli ha trasmesso la passione per la Juventus (il tatuaggio lo testimonia) e la Ferrari.
Il 7 ottobre compie 48 anni, vissuti intensamente e con l’intensità che sa trasmettere solo lui che pure ha vissuto tante esistenze differenti. Adesso, reduce da Parigi per gli eventi legati alla presentazione delle collezioni, con sua moglie Joana Lemos deve godersi quanto costruito e conquistato. Una serenità voluta, anche grazie a sua moglie, manager sportiva con un passato da pilota, con la quale conduce una vita pubblica limitata interessandosi più alle rispettive aree di interesse. Il sociale, il motorsport, la Fondazione che ha costruito e che sta crescendo.
- Lapo Elkann e i suoi 48 anni
- Gli studi e Henry Kissinger
- L'incontro con Joana Lemos
- La passione Juventus
- Presidente non ancora in carica
Lapo Elkann e i suoi 48 anni
Ospiti di Tom Ford, Lapo e Joana qualche giorno prima del suo compleanno si sono palesati a Parigi per un appuntamento ormai consueto ma che non è stato vissuto con clamore o particolare enfasi, nonostante gli avvenimenti relativi alle note vicende processuali avrebbero magari dettato più attenzione sulla coppia, da parte dei media.
Le vicende legate alla contrapposizione tra Lapo e i suoi fratelli nelle diverse cause contro la madre, Margherita Agnelli, sono note e su queste lo steso secondogenito di Alain Elkann non ha mai aggiunto altro rispetto a quanto dichiarato in forma pubblica in rare, ma toccanti interviste.
Cedere un po’ della propria vita, uno spiraglio che consenta di guardare alla propria infanzia e a quella solitudine non è una concessione che si può consentire più di una volta. E questo silenzio non può che essere comprensibile, nella misura e nella volontà di renderlo tale.
Gli studi e Henry Kissinger
Per Lapo, nato a New York e studi in Relazioni Internazionali uno dei quali vissuto al fianco di Henry Kissinger, l’incontro determinante nella sua esistenza è stato con sua moglie Joana Lemos, la quale è entrata ed è una figura fissa al pari dei fratelli Ginevra e Jaki, sempre molto vicini.
Lapo Elkann e Joana Lemos si sono uniti in matrimonio nel 2021, scegliendo una festa allegra, vivace ma relativamente lontana dalla costruzione di un evento in funzione dei media. La manager, ex pilota, è la figura più importante che coincide con la sua rinascita e il percorso di Lapo, a seguito dell’incidente in Israele che lo portò al coma e a una lunga riabilitazione.
Lapo Elkann con la moglie Joana Lemos a Parigi
L’incontro con Joana Lemos
A incidere profondamente, nel quotidiano e negli obiettivi di Lapo è stato, sicuramente, il grave incidente del quale rimase vittima in Israele e che gli impose, risvegliatosi dal coma, una lunga e sofferta riabilitazione in una struttura specializzata nella riservatezza e tranquillità della Svizzera.
In un’intervista rilasciata al magazine Chi, risalente al 2020, l’imprenditore che oggi si dedica ad attività di beneficenza attraverso la Fondazione Laps e di impegno verso gli altri, con particolare attenzione a chi soffre o sta affrontando delle difficoltà.
“Sono stato graziato da Dio più volte, devo ringraziarlo e mai dimenticarlo. Ho avuto varie peripezie ed è inutile nasconderlo, i miei alti e bassi sono di dominio pubblico e, dopo quello che mi è successo in Israele (un grave incidente stradale, ndr), ho avuto una spinta in più”, ha detto l’erede della famiglia Agnelli, che si sente un privilegiato: “Non per il cognome o i soldi, ma per essere riuscito ogni volta a rialzarmi”.
Le nozze celebrate nel giorno del suo 44esimo compleanno alla presenza delle persone a lui più care, in primis i suoi fratelli John – presidente Stellantis – e Ginevra – una carriera nel cinema – con le rispettive famiglie e poi la scelta di vita accanto a una donna impegnata, sul versante sociale e dello sport.
“Abbiamo scelto un matrimonio molto discreto — avevano detto gli sposi a “Chi” —. Volevamo condividere questo giorno speciale solo con le nostre famiglie e gli amici più cari, in linea con la discrezione che abbiamo avuto da quando siamo stati insieme. Il vero amore è riservato, privato e intimo”.
Una formale dichiarazione di forza e unione per una coppia più che discreta e che ha fatto del sostegno un pilastro del loro legame, spostando il baricentro delle iniziative in Portogallo e dedicandosi a obiettivi distanti da Italia Independent e gli altri progetti. Anche di recente che Elkann ha chiuso, non senza qualche polemica, lasciando questa e la sua creatura Garage Italia in quest’ultimo caso, per contrasti con i nuovi soci.
Joana Lemos e Lapo Elkann
La passione Juventus
La sua passione viscerale, profonda e tatuata rimane la Juventus, pur limitando a pochi ma incisivi tweet la sua partecipazione su X e in generale sui social, che però consentono di mantenere un filo rosso che lo unisce ai tifosi bianconeri. Sostenitori di un brand ormai scomparso, ma che vorrebbero che Lapo ricoprisse un ruolo effettivo, in alcuni casi, addirittura assumendo la presidenza della società un tempo guidata dal cugino Andrea Agnelli.
Presidente non ancora in carica
Lapo non si è visto ufficialmente alla presentazione-evento della Ferrari con Charles Leclerc e Lewis Hamilton ma non è da escludere che possa aver sostenuto e che non si presenti ai box più avanti, come già accaduto in passato.
Allora dimostrò il suo trasporto, l’entusiasmo fino alle lacrime, condividendo quell’umanità che lo vede ancora ambito, apprezzato e stimatissimo da una parte della tifoseria juventina che non ha mai dimenticato la dedizione e il trasporto del giovane Elkann. Non sono in pochi ad auspicare, ancora adesso che il panorama societario è assai differente, che Lapo possa diventare presidente della nuova Juventus. Un sogno che, per ora, non si è ancora realizzato.