I capitali privati e le industrie per la Difesa si riuniscono a Berlino. C’è anche l’Italia

  • Postato il 4 giugno 2025
  • Difesa
  • Di Formiche
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Si è riunito oggi a Berlino il vertice del Mission 2044, un format di dibattito e confronto tra soggetti pubblici e privati sulle sfide del rafforzamento della Difesa in Europa, nasce dall’esigenza di rispondere ai cambiamenti dello status quo internazionale, prodotti oggi da un’accelerazione senza precedenti dello sviluppo di armi avanzate, sistemi autonomi, capacità spaziali e tecnologie critiche, capaci di ridefinire non solo l’equilibrio delle forze, ma anche la natura stessa del conflitto. Mantenere il vantaggio tecnologico nelle sfere della difesa, della sicurezza nazionale e dello spazio è oggi un requisito di fondamentale importanza ed urgenza non soltanto militare, ma una condizione necessaria per garantire l’integrità territoriale, la libertà politica, l’indipendenza economica e la protezione delle infrastrutture strategiche. Per evitare che il gap qualitativo e quantitativo tra le democrazie occidentali e le grandi potenze rivali si riduca, occorre pensare oltre le tradizionali strutture di procurement e supply chain riguardanti il settore della difesa, trovando così nuove metodologie di sinergie tra il settore pubblico e quello privato, che possano operare e pensare fuori dagli schemi.

Mission 2044: cooperazione industriale e futuro dei conflitti

La dimensione bellica è oggi caratterizzata da quattro elementi chiave: tecnologia, velocità, agilità e innovazione. La convergenza tra capitale privato e know-how tecnologico, che ha trasformato settori come l’informatica e la biotecnologia, si presenta oggi come la chiave anche per la trasformazione dell’industria della difesa. In questo scenario, organizzata da Markus Federle, fondatore di Tholus capital, nasce Mission 2044. L’obiettivo dichiarato è ambizioso: costruire un forum in cui fondatori di startup, investitori in venture capital e private equity, leader militari, policy maker e innovatori possano incontrarsi, collaborare e accelerare la trasformazione delle capacità difensive alleate. Una rete di intelligenze e capitali in grado di colmare le distanze tra le esigenze operative e le soluzioni emergenti, tra il pubblico e il privato, snellendo e velocizzando la lentezza della burocrazia e comando così l’urgenza delle minacce, favorendo la convergenza di idee e risorse in soluzioni.

Una nuova architettura per la sicurezza occidentale

Mission 2044, che vede la partecipazione di realtà come Anduril, Mbda, McKinsey & Company, si propone come ponte tra investitori e startup, stimolando lo sviluppo di nuovi prodotti e capacità critiche. La piattaforma si presenta come uno strumento strategico, già riproposto a Roma attraverso il Defense Investment Forum, organizzato da Formiche e Airpress, per rafforzare l’autonomia tecnologica dell’Occidente e sostenere l’architettura di sicurezza comune.

Ma la posta in gioco è più ampia: secondo i promotori, sarà necessario un profondo ripensamento delle strutture di approvvigionamento militare, della regolamentazione e persino della cultura organizzativa che ha finora guidato la difesa. Una trasformazione radicale, che potrebbe richiedere decenni per concretizzarsi e maturare a pieno, ma che deve avere inizio il prima possibile.

La partecipazione italiana

Tra i partecipanti all’incontro di Berlino del Mission 2044 è presente anche un’eccellenza italiana: Roboze, azienda leader nel settore della stampa 3D che ha come obiettivo quello della più grande rete globale di smart factory, alimentate da IA e tecnologie proprietarie, al mondo. Il suo fondatore, Alessio Lorusso, tra i relatori dell’incontro, avverte sulla necessità di programmazione a lungo termine per produrre di cui il mondo della difesa ha bisogno oggi. “Non solamente discussione su cosa produrre, ma sul come”, avvisa Lorusso, che sottolinea l’urgenza di garantire la sostenibilità di un output produttivo e delle supply chain che dovranno reggersi su tecnologie digitali e automazione della produzione

Autonomia strategica e rafforzamento della filiera industriale

Le minacce evolvono rapidamente e la risposta non può più essere affidata alle strategie e agli strumenti tradizionali. Innovare oggi significa preservare la libertà, la sicurezza e i valori democratici domani. E in un’epoca in cui la tecnologia è la nuova arena della competizione globale, costruire un ecosistema integrato di difesa è diventato un imperativo strategico. In questo scenario, l’Europa è chiamata ad un ripensamento del proprio modello difensivo e produttivo ed una riprogettazione delle supply chain, unendo competenze, capitali e visioni che sappiano rispondere al cambiamento delle minacce alla sicurezza internazionale. Perché la difesa dell’Occidente non è solo una questione di eserciti, ma di idee e di strumenti per la realizzazione di queste.

 

Autore
Formiche

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