I ghiacciai impiegheranno secoli a riformarsi

  • Postato il 22 maggio 2025
  • Di Focus.it
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Quando si parla di ghiacci perduti non è possibile riavvolgere il nastro come se niente fosse. I ghiacciai montani erosi a causa del riscaldamento globale impiegheranno secoli a riformarsi, se supereremo in via definitiva i +1,5 °C di global warming fissati come soglia invalicabile dagli Accordi di Parigi. Anche se dovessimo un giorno ritornare al di sotto di questo limite, grazie a tecnologie per la cattura e lo stoccaggio di CO2 e a un'azione virtuosa sulle emissioni, riformare i ghiacciai persi richiederà il tempo di intere generazioni. Un motivo in più per preservarli dal principio.. Uno scenario poco auspicabile (ma possibile). Un gruppo di scienziati dell'Università di Bristol nel Regno Unito e dell'Università di Innsbruck in Austria ha presentato, in uno studio pubblicato su Nature Climate Change, le prime simulazioni globali dei cambiamenti dei ghiacciai da qui all'anno 2500 sotto i cosiddetti scenari di overshoot climatico, che prevedono cioè un riscaldamento globale che superi temporaneamente il limite di + 1,5 °C arrivando fino a + 3°C, per poi raffreddarsi di nuovo. Questo perché, come spiega Fabien Maussion, Professore associato di cambiamenti ambientali polari all'Università di Bristol e autore del lavoro, «le attuali politiche climatiche stanno mettendo la Terra su una traiettoria vicina ai + 3°C».. Inoltre, l'aumento significativo delle temperature registrato negli ultimi anni - il 2024 ha polverizzato ogni record precedente di riscaldamento globale - indica che lo scenario di superamento "ufficiale" dei limiti degli Accordi di Parigi è ormai assai probabile.. Lo scenario simulato nello studio prevede un aumento delle temperature globali che porti a + 3°C attorno al 2150, prima di tornare a + 1,5 °C entro il 2300 (per effetto di politiche decisive sul clima attuate tardi) e stabilizzarsi. In sostanza un futuro a emissioni nette zero pericolosamente spostato in là nel tempo. Forse un po' troppo in là, sovrastimando le capacità di recupero dei ghiacciai.. I tempi di recupero dei ghiacciai? Più lenti del previsto. «Il nostro obiettivo era scoprire se i ghiacciai potessero rigenerarsi se il pianeta dovesse raffreddarsi di nuovo. È una domanda che molti si pongono: i ghiacciai si riformeranno durante la nostra vita, o in quella dei nostri figli? Purtroppo, i nostri risultati indicano di no» aggiunge Maussion. . Sotto queste condizioni climatiche, i ghiacciai mondiali perderebbero un 16% in più di massa entro il 2200 e un 11% in più entro il 2500 - in aggiunta al 35% già condannato a sciogliersi anche se rimanessimo entro i + 1,5 °C. Questa acqua di fusione aggiuntiva renderebbe ancora più accentuato l'innalzamento del livello dei mari. Le simulazioni sono state ottenute usando un modello open source messo a punto dall'Università di Bristol per simulare passato e futuro dei ghiacciai di tutto il mondo, escluse le calotte glaciali polari. . Gli effetti sulle riserve idriche. «I nostri modelli mostrano che ci vorranno molti secoli, se non millenni, perché i grandi ghiacciai polari si riprendano da un superamento di 3 °C. Per i ghiacciai più piccoli, come quelli delle Alpi, dell'Himalaya e delle Ande tropicali, il recupero non sarà visibile nelle prossime generazioni, ma sarà possibile entro il 2500» chiarisce Lilian Schuster, Ricercatrice in Scienze atmosferiche dell'Università di Innsbruck, esperta di clima e criosfera.. Il problema è rilevante anche per le riserve idriche delle popolazioni che vivono a valle dei ghiacciai montani, costituite dall'acqua di disgelo. In uno scenario di fusione crescente dei ghiacci, l'acqua a valle aumenta; quando i ghiacciai si riformano, iniziano a conservare più acqua a monte sotto forma di ghiaccio. Lo studio prevede che quasi la metà dei bacini glaciali studiati starà trattenendo acqua nel secondo degli scenari descritti oltre l'anno 2100. Un dato importante per provare a immaginare le conseguenze che questo potrebbe avere sulle popolazioni che dipendono dall'acqua di disgelo.. Meglio pensarci prima. Il messaggio finale? Superare anche temporaneamente i + 1,5 °C di riscaldamento globale assicura una perdita di ghiacci che dura per secoli, anche se le temperature poi tornano nei ranghi. Una ragione in più per tenersi il più vicino possibile a questo limite di sicurezza..
Autore
Focus.it

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