I ghiacciai nutrono sempre meno gli oceani

  • Postato il 4 dicembre 2025
  • Di Focus.it
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I ghiacciai di tutto il mondo si stanno ritirando a velocità record: questa ormai è cosa nota. Altrettanto noti sono gli effetti di questo scioglimento lampo, dall'aumento del livello del mare alle alterazioni delle correnti oceaniche. Ogni tanto, però, si scopre qualcosa di nuovo sull'argomento, e non sono mai buone notizie. L'ultima scoperta, pubblicata su Nature Communications, riguarda una questione finora relativamente poco esplorata: la perdita di nutrienti associata al ritiro del ghiacciai, che riforniscono gli oceani di sempre meno sostanze utili agli ecosistemi marini, e li mettono quindi a rischio.. I nutrienti del ghiaccio. Anche se a noi umani sembrano statici, i ghiacciai sono sempre in movimento – molto lento, ovviamente, e diretto verso il basso, trascinati dalla gravità. Spostandosi sulle rocce sulle quali si sono formati, i ghiacciai "tritano" enormi quantità di sedimenti, che finiscono poi nell'oceano, trasportati dall'acqua che si scioglie dai ghiacciai stessi. Questi sedimenti sono spesso essenziali per gli ecosistemi marini: contengono per esempio ferro e manganese, che sono metalli fondamentali per la crescita del fitoplancton, ma anche nutrienti più "classici" come il fosforo.. Il confronto. Lo studio della University of Southern California ha dunque investigato se ci siano differenze, in termini di apporto di nutrienti all'oceano, tra un ghiacciaio che si sta ritirando rapidamente e uno che è invece stabile. I due ghiacciai prescelti per lo studio sono due masse adiacenti, entrambe in Alaska, nella penisola di Kenai: Aialik è quello stabile dei due, e termina direttamente sul mare, mentre Northwestern è in ritiro dagli anni Cinquanta, e da allora è "rientrato" di 15 km rispetto alla costa. Il dettaglio importante è che entrambi i ghiacciai sorgono sulle stesse rocce, per cui hanno accesso agli stessi nutrienti.. I metalli. L'analisi delle acque di deflusso che dai ghiacciai arrivano al mare ha dato risultati chiarissimi: Aialik fornisce liquidi che sono più ricchi in metalli e altri nutrienti rispetto a quelli di Northwestern. Per la precisione, il ferro biodisponibile (cioè quello già "pronto al consumo" una volta arrivato a disposizione del fitoplancton) di Aialik era il 18% del ferro totale, mentre per il manganese la percentuale saliva al 26%; Northwestern, invece, aveva solo il 13% di ferro e il 14% di manganese.. L'importanza di essere sul mare. Ma perché le acque che provengono dal ghiacciaio in ritirata sono meno nutrienti? Secondo gli autori dello studio, è questione di tempo: i metalli che vengono catturati da Aialik ci mettono poco ad arrivare nel mare, dove sono ancora "freschi" e più facilmente utilizzabili dai microrganismi. Le acque di Northwestern sono invece "invecchiate" e dunque i suoi sedimenti meno reattivi. Insomma: c'è un altro motivo per cui è un male se i ghiacciai si ritirano dalla costa, e a subirne gli effetti potrebbero essere interi ecosistemi marini..
Autore
Focus.it

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