I lavoratori della Regione fanno irruzione in consiglio: “Adesso vogliamo essere ascoltati”
- Postato il 24 luglio 2025
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- Di Genova24
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Genova. Momenti di tensione oggi pomeriggio in consiglio regionale, dove in mattinata si sono presentati i delegati della Rsu della Regione Liguria chiedendo di essere ascoltati dai capigruppo. Alla ripresa dei lavori d’aula nel primo pomeriggio i rappresentanti dei lavoratori hanno interrotto la seduta con urla di protesta: “Siamo vostri colleghi assunti con un concorso, chiediamo solo di essere convocati“.
Il presidente del Consiglio Stefano Balleari ha spiegato che la richiesta era stata inviata ieri sera a un indirizzo e-mail errato e che la Rsu sarebbe stata ricevuta martedì pomeriggio, data concordata con la conferenza dei capigruppo per non sovrapporsi alla sessione di bilancio. Risposta che però non è piaciuta ai delegati: “Vi dovete vergognare, andate a casa“. Balleari ha chiesto alla vigilanza di sgomberare gli spalti e la maggior parte dei consiglieri di opposizione hanno lasciato l’aula per andare a parlare coi rappresentanti dei dipendenti regionali.
“Denunciamo la totale assenza di convocazioni ai tavoli di trattativa da mesi, nonostante i ripetuti solleciti, segnale grave di disattenzione verso il personale e le relazioni sindacati – spiegano i delegati della Rsu -. In un momento cruciale per scelte organizzative, economiche e normative, il blocco del confronto mina la fiducia e la collaborazione tra amministrazione e lavoratori. La Rsu della giunta regionale continua a essere ignorata, nonostante l’ampia partecipazione dei colleghi regionali alle urne dello scorso maggio, in cui i lavoratori hanno dimostrato fiducia e impegno, investendo tempo sia nell’organizzazione della consultazione che nell’espressione consapevole del voto”
“In un contesto di fermo contrattuale – proseguono – siamo ancora costretti a sollecitare risposte su questioni che avrebbero già dovuto trovare definizione. Le motivazioni addotte riconducibili al riassetto organizzativo al vertice non appaiono convincenti, soprattutto alla luce della rapidità con cui vengono portate avanti processi come le nomine o l’adeguamento delle retribuzioni nelle posizioni apicali. A tal proposito, si desidera ricordare ai colleghi che ricoprono incarichi dirigenziali apicali che la Regione Liguria è un ente pubblico costituito dal lavoro e dall’impegno quotidiano dei propri dipendenti. Non è assimilabile a una realtà aziendale privata, dove le scelte ricadenti sul personale sono adottate in modo unilaterale dal datore di lavoro. In Regione, l’accesso avviene tramite concorso pubblico, e non sulla base di criteri discrezionali. Pertanto, i lavoratori che hanno espresso con convinzione la propria fiducia in questa Rsu hanno il pieno diritto di essere rappresentati in maniera efficace, con particolare attenzione alla tutela economica e al benessere lavorativo attraverso l’attivazione e l’applicazione degli istituti contrattuali disponibili”
Poi rincarano la dose: “È inaccettabile che, all’interno di un ente come il nostro, persistano edifici malsani e non conformi ai requisiti climatici e ambientali attuali. Ancora più grave è la presenza di strutture contenenti amianto, per le quali la Rsu ha dovuto sollecitare per mesi un intervento urgente. Oggi, i lavoratori interessati si trovano in una situazione di incertezza, privi di informazioni sui tempi e modalità di ricollocazione in sedi idonee e sicure”.