I monopattini possono entrare in tangenziale o è vietato
- Postato il 28 aprile 2025
- Codice Della Strada
- Di Virgilio.it
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I monopattini elettrici si sono imposti come uno dei mezzi più pratici, leggeri ed ecologici per gli spostamenti brevi in città. Il loro successo è dovuto anche alla facilità d’uso e alla disponibilità di servizi in sharing. Al di là dell’apparente libertà, i monopattini sono soggetti a norme vincolanti, che stabiliscono dove e come possano circolare. Tra i limiti c’è il divieto assoluto di accesso a tangenziali, autostrade e strade extraurbane principali.
Strade consentite e strade vietate, cosa dice il Codice della Strada
Secondo il Codice della Strada aggiornato, i monopattini elettrici possono circolare solo sulle strade urbane, e solo laddove il limite massimo di velocità non superi i 50 chilometri orari. Significa che qualsiasi tratto stradale in cui il limite è superiore, come le tangenziali – anche se si trovano in ambito cittadino – è vietato ai monopattini.
La ragione di questa restrizione è chiara: si tratta di arterie ad alta velocità, progettate per la circolazione di veicoli motorizzati, dove l’incolumità del conducente di un monopattino è compromessa. In queste condizioni, il rischio di incidenti gravi è elevatissimo.
Il divieto si estende anche alle strade extraurbane principali
Il divieto riguarda non solo le tangenziali vere e proprie, ma anche le strade extraurbane principali, identificate dalla segnaletica con sfondo blu e numerazione bianca. Queste strade, anche se a doppia carreggiata e a scorrimento veloce, sono considerate inadatte alla circolazione di mezzi leggeri e privi di protezioni strutturali, come appunto i monopattini elettrici.
Anche i tratti urbani di autostrade o di raccordi tangenziali sono inclusi nel divieto, indipendentemente dalla loro configurazione tecnica o dalla presenza di piste ciclabili adiacenti.
Monopattini e segnaletica per interpretare i divieti stradali
Un aspetto ancora poco chiaro per molti utenti è la corretta interpretazione della segnaletica verticale in relazione alla circolazione dei monopattini elettrici. Il Codice della Strada non prevede cartelli dedicati solo a questi mezzi, motivo per cui il rispetto delle regole di circolazione richiede una certa competenza nella lettura della segnaletica generale.
Ad esempio, un cartello che vieta l’accesso ai veicoli a motore non si applica ai monopattini, mentre un divieto d’accesso generico, o un’indicazione di strada riservata al traffico veloce, ne impedisce la circolazione. Per evitare multe o comportamenti pericolosi, il conducente deve essere in grado di distinguere le categorie di strada ammesse e quelle vietate in base ai cartelli esposti.
Sanzioni previste per chi viola il divieto
Nel caso in cui un utente venga sorpreso a bordo di un monopattino elettrico in tangenziale o su una strada non consentita, il Codice della Strada prevede una sanzione amministrativa. L’ammontare della multa varia da 41 a 168 euro, a seconda della gravità e delle circostanze della violazione. In alcune situazioni, le autorità locali procedono anche con il fermo amministrativo del mezzo, soprattutto in caso di reiterazione dell’infrazione o se il comportamento è ritenuto pericoloso per la sicurezza pubblica.
Altri divieti fra marciapiedi, passaggi pedonali e zone non autorizzate
Oltre alle tangenziali e alle strade ad alto scorrimento, la normativa vieta anche la circolazione dei monopattini su marciapiedi, passaggi pedonali e in tutte le aree pedonali non autorizzate. Solo nei casi in cui i Comuni abbiano predisposto specifici percorsi ciclopedonali o autorizzazioni per determinate ZTL, è possibile derogare al divieto.
I linea generale, il principio è uno solo: il monopattino deve restare sulla carreggiata e rispettare le stesse regole valide per le biciclette, a meno che non sia diversamente specificato dalla segnaletica.
Anche i Comuni rivestono un ruolo chiave nel definire e gestire l’accessibilità dei monopattini all’interno del proprio territorio. La creazione di zone a traffico limitato, piste ciclabili e percorsi dedicati favorisce la mobilità sostenibile se accompagnata da una regolamentazione chiara e coerente con la normativa nazionale. Alcuni Comuni hanno adottato ordinanze troppo restrittive, altri troppo permissive, creando disomogeneità tra città vicine e confusione per gli utenti.
Le ultime modifiche legislative: velocità e dotazioni obbligatorie
La diffusione dei monopattini ha portato il legislatore italiano ad aggiornare la normativa con limiti di velocità, obblighi di illuminazione, dotazioni obbligatorie e limiti di età per la guida. Dal luglio 2022, ad esempio, è stato stabilito che la velocità massima consentita è di 20 km/h sulle strade urbane e 6 km/h nelle aree pedonali consentite. Ed è obbligatorio l’uso di indicatori luminosi anteriori e posteriori e del casco per i minori di 18 anni, oltre che la disponibilità di un freno su entrambe le ruote per i modelli immatricolati dal 2023 in poi.
Perché le tangenziali sono pericolose per i monopattini
Le cronache raccontano che sono molti gli utenti che sottovalutano l’importanza dei limiti e si avventurano in strade dove non è permesso circolare. In particolare, l’accesso alle tangenziali è tentato per abbreviare il tragitto casa-lavoro o per evitare traffico urbano. Oltre a essere vietato, questa azione espone l’utente a seri pericoli, perché i monopattini non dispongono di sistemi di protezione passiva, come airbag o scocca, né sono visibili come un’automobile o una moto.
La velocità media dei veicoli in tangenziale può superare anche i 90 km/h, rendendo ogni imprevisto potenzialmente fatale per chi si muove con un mezzo così fragile.
Altri obblighi fra visibilità, auricolari e condizioni meteo
Va poi ricordato che i monopattini non possono trasportare passeggeri, né essere utilizzati in condizioni meteo avverse o con visibilità ridotta, salvo che siano dotati di sistemi di illuminazione adeguati.
Anche l’uso del cellulare durante la guida è vietato, così come l’ascolto di musica tramite cuffiette o auricolari che riducono la percezione acustica dell’ambiente circostante. Ogni infrazione di questo tipo, se commessa in aree ad alta densità di traffico come una tangenziale, comporta conseguenze legali e sanitarie.
Controlli intensificati e geofencing nei servizi di sharing
Le amministrazioni locali, negli ultimi mesi, hanno intensificato i controlli sull’uso dei monopattini, sia in modalità privata sia in sharing. Alcuni Comuni hanno avviato campagne informative per sensibilizzare gli utenti sui limiti della mobilità elettrica leggera. Altri hanno inasprito le sanzioni o installato sistemi di videosorveglianza nei punti critici per monitorare gli accessi non autorizzati a strade vietate. Le stesse aziende di monopattini condivisi stanno adottando tecnologie di geofencing, che disattivano il mezzo automaticamente se entra in zone non autorizzate. Non tutti i servizi sono però ugualmente efficienti, e alcuni lasciano agli utenti la possibilità di forzare i limiti o spingersi in zone vietate.