I mulini a vento di Zaanse Schans travolti dai turisti: scatta il ticket d’ingresso
- Postato il 7 agosto 2025
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- Di SiViaggia.it
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Ogni Paese ha almeno un luogo talmente affascinante da diventare protagonista del fenomeno dell’overtourism. Nei Paesi Bassi, quel luogo è Zaanse Schans, con i suoi storici mulini a vento e le caratteristiche case in legno dai frontoni aguzzi che si affacciano su un fiume serpeggiante. Con uno scenario da cartolina, non sorprende che sia diventato virale sui social – TikTok in particolare – alimentando l’inevitabile dibattito su come gestire un flusso turistico in costante crescita.
Chi visita i mulini in estate si ritrova a fare lunghe code che si snodano oltre le porte d’ingresso, tra folle che si muovono a fatica sui ponti, in attesa del momento perfetto per uno scatto. A questo si aggiunge il problema degli autobus turistici, che ogni giorno scaricano decine di visitatori in gita giornaliera, affollando un’area relativamente piccola che, finora, è sempre stata accessibile gratuitamente.
Per questo motivo, le autorità locali, seguendo l’esempio di altre città europee come Venezia, stanno valutando l’introduzione, a partire dal prossimo anno, di un biglietto d’ingresso pari a 17,50 euro.
Ticket d’ingresso per Zaanse Schans per limitare l’overtourism
Come ha dichiarato l’assessore Wessel Breunesse, “da diversi anni ormai, Zaanse Schans è diventato un simbolo nazionale dell’overtourism”. A parlare sono i dati: l’anno scorso sono arrivati circa 2,6 milioni di turisti, una cifra destinata a salire a tre milioni nei prossimi anni se non verrà fatto nulla, secondo le amministrazioni locali. Finora, infatti, l’accesso ai famosi mulini a vento è stato completamente gratuito.
L’introduzione del biglietto d’ingresso, quindi, potrebbe aiutare a ridurre il numero annuale di visitatori a circa 1,8 milioni e, allo stesso tempo, finanziare la conservazione degli edifici storici. Questi, infatti, sono stati sottoposti a “forti pressioni” a causa dell’elevato numero di turisti. “Senza risorse sufficienti per un’adeguata manutenzione, il patrimonio andrà perduto a breve termine”, ha aggiunto l’assessore.
Un patrimonio che, sebbene costituito in parte dagli edifici risalenti al XVI secolo, è una sorta di costruzione artificiale realizzata inizialmente per motivi non turistici. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, infatti, la tradizionale costruzione in legno era in pericolo di estinzione. Desideroso di preservare questa fetta di storia, un sindaco locale elaborò un piano per sradicare le case e ricollocarle in un nuovo sito protetto: Zaanse Schans.
Il primo mulino arrivò nel 1955, la prima casa pochi anni dopo. Alla fine, il sito divenne abbastanza famoso da essere “inaugurato” ufficialmente dalla regina Giuliana nel 1972.
Le proteste dei residenti
Se da un lato le amministrazioni locali ritengono di essere sulla strada giusta, dall’altro residenti e commercianti non sono dello stesso avviso: molti temono che l’introduzione di un biglietto d’ingresso sarebbe un disastro.
La signora Kraakman, 62 anni, che vive con il marito in una casa del XVII secolo nel cuore di Zaanse Schans, ha dichiarato: “Come residente di quest’area, non voglio vivere dietro a una recinzione…non è giusto. C’è molta paura, perché circa l’80% dell’economia locale dipende dal turismo“. Nel suo negozio di formaggi, affollato di visitatori attratti da assaggi gratuiti e souvenir, teme che il biglietto d’ingresso possa ridurre drasticamente la propensione alla spesa. Secondo lei, una famiglia di quattro persone spenderebbe già circa 80 euro solo per il parcheggio, limitando così il budget per gli acquisti.
“Non compreranno formaggio. Non compreranno orologi. Al massimo un souvenir, o il formaggio più piccolo che c’è”, ha spiegato. Per questo, i coniugi Kraakman hanno raccolto oltre 2.000 firme per chiedere un referendum sulla questione, ma finora il loro appello non ha trovato ascolto in municipio.
Consapevole delle preoccupazioni di parte dei residenti, il consiglio comunale ha assicurato che l’ingresso rimarrà gratuito per gli abitanti della zona e che non verranno installate recinzioni fisiche attorno all’area.