Quando neonati e lattanti piangono la notte, le mamme si svegliano molto più spesso dei padri: ma è davvero perché le orecchie paterne sono sorde ai vagiti? Secondo uno studio pubblicato su Emotion, no: i padri ci sentono benissimo, ma ad alzarsi dal letto per accudire i pargoli sono (quasi) sempre le madri. Più che una questione biologica, la disparità nell'accudimento notturno dei figli tra madri e padri dipenderebbe dunque da fattori sociali. Cerchiamo di capire quali.. Pianti e sveglie. I ricercatori hanno condotto tre diversi studi per comprendere in che modo uomini e donne rispondono al pianto dei figli, e chi si occupa di consolarli il più delle volte. Nel primo, che ha coinvolto 140 persone senza figli, è stato chiesto ai partecipanti di dormire a casa loro con uno smartphone che riproduceva il pianto di un neonato o il suono tipico di una sveglia a diversi volumi. In questo caso, le donne sono risultate essere leggermente più sensibili ai suoni riprodotti a basso volume (tra i 33 e i 44 dB – per avere un termine di paragone, un sussurro è normalmente a 30 dB, il pianto di un bambino raggiunge anche i 90 dB), svegliandosi il 14% in più degli uomini. Quando il volume aumentava, le differenze tra i sessi erano praticamente nulle.. Tre volte di più. Il secondo studio ha coinvolto 117 coppie di genitori danesi, ognuno dei quali ha riferito giornalmente per una settimana quante volte si svegliava di notte per accudire il proprio figlio. Dai risultati è emerso che le donne si svegliavano tre volte in più degli uomini, che solo nell'1% delle coppie era il padre ad alzarsi più spesso della madre, e che in meno di una coppia su quattro l'accudimento notturno del figlio veniva suddiviso equamente.. Non è colpa dell'udito. Per capire se le minime differenze evidenziate nel primo studio potessero spiegare le grandi differenze riscontrate nel secondo, i ricercatori hanno condotto un terzo test: 500 simulazioni al computer nelle quali altrettante coppie virtuali, "plasmate" con i dati raccolti nel primo studio, si svegliavano sentendo il pianto dei figli.
Le donne si occupavano dei figli il 57% delle volte, leggermente più degli uomini – una percentuale ben diversa dai dati raccolti nel secondo studio, dove le donne si alzavano nel 76% dei casi.. I (possibili) motivi. «Il nostro modello matematico ha mostrato che la grande differenza nelle cure notturne dei figli non può essere spiegata dalle piccole differenze che abbiamo osservato nella sensibilità al suono tra uomini e donne», spiega il coordinatore dello studio Arnault Quentin-Vermillet. I fattori sarebbero dunque non biologici, ma sociali: il fatto che le donne entrino in maternità generalmente prima degli uomini (in Italia andrebbe pure peggio, dal momento che i padri godono di appena 10 giorni di paternità, contro le 32 settimane che possono essere suddivise a piacimento tra mamma e papà in Danimarca), che questo permetta alle madri di imparare prima dei padri a consolare i propri figli e infine (dettaglio da non sottovalutare) il fatto che, se il bambino è allattato al seno, ha più senso che sia la madre ad alzarsi..