I Paesi dove la vita e il lavoro trovano l’equilibrio perfetto: la classifica
- Postato il 23 giugno 2025
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- Di SiViaggia.it
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L’idea che la nostra esistenza debba essere interamente dedicata al lavoro è un concetto che sta diventando sempre più obsoleto. In un mondo che evolve rapidamente, la percezione di una “vita di successo” si sta ridefinendo e, al giorno d’oggi, tutti meritiamo un sano equilibrio tra vita professionale e personale.
Tuttavia, l’approccio al lavoro varia di Paese in Paese: alcuni hanno adottato la settimana lavorativa di quattro giorni, mentre altri sono ancora indietro per quanto riguarda ferie retribuite e congedo parentale. Se volete conoscere quali sono i migliori Paesi dove la vita e il lavoro trovano l’equilibrio perfetto, vi basterà sbirciare la nuova classifica pubblicata da Remote.
Nel suo Global Life-Work Balance Index 2025, ha valutato i 60 Paesi con il pil più alto in base a ferie annuali stabilite per legge, congedo di maternità retribuito, congedo per malattia, assistenza sanitaria, sicurezza e felicità pubblica, inclusività LGBTQ+ e orario di lavoro medio, assegnando a ciascuno un punteggio su 100.
Chi si è aggiudicato la corona e quali sono gli altri Paesi della top 10? Scopriamolo insieme!
Finlandia
Al decimo posto troviamo la Finlandia, il Paese più felice del mondo nel 2025. Da anni, ormai, ai finlandesi sono attribuite qualità importanti che contribuiscono a garantire un buon equilibrio tra vita e lavoro come un alto livello di fiducia sociale e libertà, oltre alla vicinanza alla natura e agli spazi aperti.
Rispetto alla classifica del 2024, la Finlandia è scesa di tre posizioni a causa di un leggero calo nell’inclusività LGBTQ+, tuttavia resta elevato il punteggio dedicato alla felicità e al benessere dei cittadini, insieme a una generosa politica di ferie annuali previste per legge, a un’elevata percentuale di indennità per malattia e a una settimana lavorativa media relativamente breve.
Spagna
Il nono posto è occupato dalla Spagna dove, in generale, è stato riscontrato un atteggiamento sano nei confronti del lavoro e della vita. Un approccio in continuo miglioramento considerando che, rispetto alla classifica del 2024, il Paese è salito di una posizione.
Seppur il punteggio relativo alla felicità pubblica sia sorprendentemente basso rispetto ad altre nazioni europee, la Spagna si comporta generalmente bene in tutti i fattori misurati da Remote. In questo contesto, è considerata il secondo Paese più LGBTQ+ friendly tra i 60 analizzati, mentre i lavoratori spagnoli godono anche di un generoso diritto alle ferie annuali e di un’ottima copertura per il congedo di maternità.

Australia
Gli australiani adottano generalmente un atteggiamento molto rilassato nei confronti della vita, un aspetto che si riflette anche nei luoghi di lavoro. L’Australia, infatti, dedica particolare attenzione al benessere dei dipendenti, occupando così l’ottavo posto nella classifica per l’equilibrio vita-lavoro per il secondo anno consecutivo.
In base allo studio, il Paese ha ottenuto punteggi alti nel campo del salario minimo, con un equivalente di 18,12 dollari statunitensi. Inoltre, sempre in linea con questa prospettiva di vita così rilassata e con il fatto che il sole, qui, splende più o meno tutto l’anno, gli australiani tendono a lavorare orari brevi rispetto alla maggior parte degli altri Paesi.
Canada
Al settimo posto troviamo il Canada, che ottiene un punteggio solido in molte delle metriche analizzate per l’elaborazione del Global Life-Work Balance Index 2025. In particolare, si classifica tra i primi Paesi al mondo per l’indennità di malattia obbligatoria, ottenendo ottimi risultati anche per quanto riguarda la sicurezza pubblica e l’inclusività LGBTQ+. Inoltre, vanta un sistema sanitario universale finanziato dal governo.
I luoghi di lavoro canadesi tendono a valorizzare la puntualità e l’affidabilità, ma i dipendenti mantengono tipicamente una sana separazione tra lavoro e vita familiare.
Danimarca
I danesi vantano una capacità innata nel separare la vita personale da quella professionale. Ecco perché la Danimarca occupa il sesto posto nella classifica in quanto sinonimo di un’alta qualità della vita, seconda solo alla Finlandia per i livelli di felicità pubblica. Conta anche su una delle settimane lavorative medie più brevi (32,5 ore) ed è considerato uno dei Paesi più sicuri e più accoglienti per la comunità LGBTQ+.
Norvegia
Nella classifica del 2025, una delle più grandi rivelazioni è risultata la Norvegia che, dal nono posto del 2024, quest’anno raggiunge la quinta posizione. Il miglioramento è dovuto soprattutto all’aumento delle opzioni dedicate al congedo parentale (risultando la più generosa tra tutti i Paesi analizzati) e a una leggera diminuzione delle ore lavorative. Con 32,6 ore, la Norvegia vanta una delle settimane lavorative più corte d’Europa.
La cultura del lavoro, inoltre, tende verso l’uguaglianza e la cooperazione: non a caso viene considerato il Paese più inclusivo per la comunità LGBTQ+. Come molti dei suoi omologhi nordici, la Norvegia è anche vista come una delle nazioni più felici d’Europa.

Germania
Rispetto al 2024, la Germania sale di due posizioni raggiungendo il quarto posto. Tra i suoi punti di forza ci sono non solo puntualità e professionalità, ma anche una forte enfasi sul lavorare in modo più intelligente, che non significa farlo più duramente.
Diversi fattori hanno contribuito al miglioramento del punteggio del Paese nel 2025, anche se il cambiamento fondamentale è risultato l’aumento dell’indennità di malattia legale, specialmente per i genitori. Lo studio ha riscontrato anche un leggero aumento della felicità generale e una diminuzione delle ore medie lavorative a settimana, oltre che l’inclusione LGBTQ+.
Belgio
Arriviamo al podio, dove al terzo posto troviamo il Belgio: qui, l’equilibrio vita-lavoro sta diventando un tratto distintivo della cultura belga tanto quanto il cioccolato, i waffle e la birra! Un risultato evidente non solo perché vanta uno dei salari minimi più alti d’Europa, ma anche per l’indennità di malattia obbligatoria e per il tasso di retribuzione della maternità.
Inoltre, il tasso di felicità del Paese è tra i più alti in Europa, con un punteggio di 6,91/10. I belgi lavorano anche settimane lavorative relativamente brevi (in media 34,1 ore) rispetto a molti dei loro colleghi d’oltremare.
Irlanda
Al secondo posto c’è l‘Irlanda: gli irlandesi sono famosi per essere calorosi e accoglienti, mentre il Paese è considerato il più sicuro in cui vivere e lavorare. L’Isola di Smeraldo ottiene buoni punteggi su tutta la linea, con un salario minimo relativamente alto e una generosa politica di congedo di maternità rispetto a molti altri Paesi (con 26 settimane di riposo retribuite al 70% del reddito). La cultura del lavoro in Irlanda, inoltre, tende a favorire un equilibrio tra duro lavoro e un vero senso di comunità e cameratismo.
Nuova Zelanda
Infine, al primo posto troviamo la Nuova Zelanda per il terzo anno consecutivo. I suoi punti di forza sono da ricercare nei paesaggi naturali, variegati e mozzafiato, nel numero di ferie annuali obbligatorie, nella felicità pubblica, nella sicurezza e nel salario minimo.
Il duro lavoro è considerato importante nella cultura del Paese, ma come sottolinea la guida del governo neozelandese al modo di lavorare: “La vita è fatta per essere vissuta e i datori di lavoro generalmente lo rispettano”.