I pesci che usano gli anemoni come scudi

  • Postato il 3 novembre 2025
  • Di Focus.it
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La pratica del "blackwater diving", letteralmente "tuffarsi nelle acque nere", prevede, come suggerisce il nome, di fare immersioni in piena notte, quando l'oceano è completamente buio e l'unico modo di vedere qualcosa è illuminare con una torcia subacquea sperando di "beccare" un pesce o un'altra creatura vivente. In questo modo può capitare di assistere a spettacoli inusuali, che spingono ad approfondire in maniera più sistematica la situazione: è quello che è successo al biologo marino Jeff Milisen, che nel 2015 ha avvistato un pesce che nuotava con una palla tra le pinne. Milisen ha mostrato le foto dell'evento al collega Dave Johnson (1931-2024), il quale ha firmato, insieme ai colleghi del Virginia Institute of Marine Science, uno studio pubblicato sul Journal of Fish Biology che svela l'identità di questa e altre "palle", usate (è la loro ipotesi) dai pesci come scudi.. Palla non identificata. Cominciamo dall'identificazione della palla avvistata nel 2015: impossibile da fare basandosi solo sulla foto del 2015, e infatti il team ha compiuto diverse altre immersioni notturne tra il 2018 e il 2023, riuscendo a fotografare diversi pesci che nuotavano con qualcosa tra le pinne. Si tratta di specie spesso di piccole dimensioni, oppure di esemplari molto giovani: tutti quanti tenevano tra le pinne un'altra creatura, e in tutti i casi si trattava di un qualche tipo di antozoo.. Strategia di sopravvivenza. Il nome magari non vi dirò molto, ma la classe Anthozoa comprende seimila specie diffuse in tutto il mondo, le più famose delle quali sono i coralli. Anche gli anemoni di mare sono antozoi, ed erano proprio questi gli animali che venivano trasportati in giro per l'oceano dai pesci osservati dagli studiosi, tutti attivi a profondità tra gli 8 e i 15 metri. Fotografati al largo delle coste della Florida e di Tahiti, questi pesci hanno confermato al team che la foto del 2015 non era un caso, ma parte di una strategia.. Scudo subacqueo. Già, ma quale strategia? La risposta più semplice, quella avanzata anche dagli autori dello studio, è che questi pesci usino gli anemoni come scudi: lo dimostra tra l'altro il fatto che, una volta avvistati da un diver, gli animali si posizionavano in modo da mettere l'anemone tra loro e l'umano. Gli anemoni adulti sono velenosi, e anche molte larve sono tossiche: i pesci lo sanno, e li usano per tenere alla larga i potenziali predatori.. Trasporto gratis. Non è la prima volta che osserviamo un legame di questo tipo tra pesci e altre creature marine velenose: le meduse in particolare sono una delle "protezioni" preferite; è però la prima volta che scopriamo che anche gli anemoni possono fungere da scudo. Il team ha anche ipotizzato che gli anemoni traggano vantaggio da questa associazione, perché i pesci li trasportano in giro e li aiutano quindi a diffondersi in giro per l'oceano. Una teoria tutta da confermare, però, visto che i pesci in questione nuotano poco e lentamente. Di certo però sappiamo che, per loro, girare con un anemone tra le pinne ha i suoi benefici: ora si tratta di indagare ulteriormente e capire quali..
Autore
Focus.it

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