I PFAS sono nascosti ovunque: solo queste pentole ed elettrodomestici ti salvano la vita
- Postato il 31 luglio 2025
- Lifestyle
- Di Blitz
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Si presta sempre più attenzione alle sostanza nocive nascoste in cucina, ignorando spesso un elemento molto importante.
C’è un luogo nella casa dove si gioca ogni giorno con la salute, spesso senza rendercene nemmeno conto, tra abitudini, routine e di oggetti ignorati. Proprio lì, però, si nascondono insidie invisibili capaci di finire direttamente nei nostri piatti e quindi nei nostri corpi, avvelenandoci lentamente.
Molti elettrodomestici da cucina, così come pentole e contenitori, contengono sostanze chimiche potenzialmente pericolose, ovvero PFAS, BPA e metalli pesanti. Tutte sostanze che possono migrare negli alimenti, soprattutto quando gli utensili sono esposti al calore e i rischi per la salute non sono affatto trascurabili.
Come difendersi dai veleni chimici
Le alternative più salutari, esistono da tempo sul mercato, ma bisogna saper scegliere, ad esempio l’acciaio inossidabile è tra i materiali più sicuri e duraturi. È privo di sostanze tossiche e adatto a tutte le preparazioni, l’importante è che sia acciaio 18/10, che garantisce gli standard più elevati di sicurezza.

Anche il vetro borosilicato rappresenta una garanzia, inerte, non poroso, resistente agli sbalzi termici, è l’alleato perfetto per chi cerca igiene e affidabilità in cucina. Anche la FDA ne riconosce la validità, soprattutto per il suo comportamento impeccabile con liquidi caldi, ingredienti acidi e lavaggi frequenti a cui resiste egregiamente.
Per chi non vuole rinunciare alla praticità della plastica, la Tritan è una delle opzioni più sicure, creata senza BPA, PFAS o sostanze cancerogene. Questa plastica è stata certificata da numerose autorità sanitarie internazionali, è resistente, durevole e adatta anche a bevande calde, pur se con qualche limite.
Ci sono poi materiali che si collocano in una zona più grigia, sono sicuri ma solo a certe condizioni, come nel caso dei rivestimenti ceramici. Questi offrono un’ottima alternativa al Teflon, ma richiedono attenzione nel lavaggio e nella cottura, perché il calore eccessivo o gli utensili sbagliati possono danneggiarli.
Stessa cautela va riservata all’alluminio, come la carta stagnola, che se usata con ingredienti acidi o particolarmente salati, può rilasciare particelle nel cibo. Lo stesso vale per rame, ghisa e acciaio al carbonio, ottimi materiali, ma da maneggiare con consapevolezza e conoscenza delle loro reazioni agli agenti esterni.
Tra i nemici dichiarati della salute ci sono invece i PFAS, impiegati in molti rivestimenti antiaderenti, così diffusi che evitarli è ormai una priorità. Sebbene si continui a dire che siano assolutamente stabili, studi recenti li collegano a diverse patologie, come colesterolo alto, ipertensione, ridotta fertilità e rischio cancerogeno.
Anche le plastiche economiche contenenti BPA rappresentano un pericolo, possono alterare il sistema endocrino e non reggono bene il calore, rilasciando sostanze tossiche nei cibi. La soluzione è una transizione graduale, mirata e consapevole, verso elettrodomestici con vetro e acciaio, evitando rivestimenti sospetti e affidandosi a marchi trasparenti.
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