I portuali genovesi bloccano un carico di armi destinate a Israele: “È una grande vittoria”

  • Postato il 1 agosto 2025
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  • Di Genova24
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Genova. I container della compagnia Evergreen contenenti armamenti e materiale bellico destinato a Israele non saranno sbarcati né alla Spezia né a Genova. La notizia è stata rilanciata ieri dal sindacato Usb e dai portuali genovesi del Calp che avevano indetto uno sciopero di 24 ore al grido di “non lavoreremo per la guerra”. Poi, nelle scorse ore è arrivato l’annuncio di Cosco, la compagnia della nave che trasportava il carico, con la decisione di far tornare la merce direttamente a Singapore, da dove era partita.

“Solo con l’annuncio di uno sciopero siamo riusciti, anche grazie anche al coordinamento internazionale dei porti, a far sì che una compagnia marittima come la Cosco abbia rinunciato allo sbarco di tre container con dentro armamenti diretti a Israele su container della compagnia Evergreen”, ha annunciato José Nivoi del Calp in un video pubblicato sui social.

La Cosco Shipping Pisces, nave portacontainer da 20mila Teu che opera tra l’Asia e il Mediterraneo, ha come tappe programmate il Pireo, La Spezia, Genova, Marsiglia e Valencia. “In queste settimane – ha spiegato Nivoi – ci siamo mobilitati per contrastare di nuovo col coordinamento quello che è un ulteriore traffico di armi diretto e Israele. Il coordinamento, che sta funzionando soprattutto nell’area del Mediterraneo, ha fatto sì che i portuali del Pireo in una prima fase abbiano rinunciato a sbarcare questi container per poi segnalarci l’arrivo sul porto di La Spezia e sul porto di Genova di questa merce. Fin da subito ci siamo mossi per capire come mobilitarci all’interno del terminal e capire in quale terminal sarebbe attaccata questa nave e abbiamo notato anche che successivamente ai porti liguri la nave avrebbe fatto scalo a Marsiglia per poi andare a Valencia”.

“La notizia è una grande vittoria – ha proseguito il rappresentante del Calp – proprio perché è la prima volta che accade che una compagnia marittima di un peso come la Cosco ci comunica la rinuncia di questo carico. Continueremo questo tipo di mobilitazioni a sostegno della popolazione palestinese per chiedere un cessate il fuoco immediato e per chiedere che non ci siano più traffici di armamenti nei porti civili”.

Un risultato concreto dell’azione sindacale e della pressione esercitata da Usb – ha commentato il sindacato di base, che di conseguenza ha revocato lo sciopero -. Dalla Grecia alla Liguria, come in precedenza con il contributo dei portuali francesi, la rete dei portuali in Europa e nel Mediterraneo ha dimostrato che fermare la logica bellica è possibile, legittimo e necessario. Le proteste dei lavoratori, da Brescia Montichiari a Genova, continuano a spezzare la catena che alimenta massacri e conflitti anche attraverso lo strumento collettivo dello sciopero contro il carico e scarico di armi”.

Una settimana fa i portuali del Calp avevano organizzato un presidio sotto Palazzo Tursi per chiedere al Comune di Genova azioni concrete volte a bloccare il transito di armi in porto e l’interruzione dei rapporti con Israele. Posizione che è stata poi condivisa a maggioranza dal Consiglio comunale martedì scorso con l’approvazione della mozione che contiene tra l’altro il riconoscimento dello Stato di Palestina e l’impegno della giunta a farsi parte attiva col governo per ottenerlo in sede internazionale.

Autore
Genova24

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