I problemi con il garantismo a destra e a sinistra
- Postato il 26 luglio 2025
- Di Il Foglio
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I problemi con il garantismo a destra e a sinistra
La rocambolesca settimana giudiziaria ha permesso di illuminare almeno due temi interni ai partiti. Un tema riguarda la destra e uno la sinistra. La questione è quella di cui avrete già sentito parlare: la capacità della politica di resistere alla tentazione di cavalcare un'inchiesta giudiziaria. A destra, Giorgia Meloni, difendendo il sindaco Giuseppe Sala e il suo diritto a essere considerato innocente fino a sentenza definitiva, ha dato una prova di garantismo, ma il garantismo poi ha cozzato con il corpaccione della destra populista, che da Fratelli d'Italia alla Lega in varie circostanze ha chiesto a Sala le dimissioni (lo ha fatto anche il presidente del Senato Ignazio La Russa, di FdI). Nel Pd, invece, Schlein è stata costretta a difendere i sindaci ed ex sindaci indagati, da Sala a Ricci, ma nel farlo ha dovuto camminare sulle uova, sapendo che il suo principale alleato, il M5s, considera il garantismo una sciagura, e sapendo dunque che di fronte a ogni inchiesta sfidare il giustizialismo significa mettere un dito negli occhi degli alleati. Meloni, sul garantismo, è riuscita finora a tenere. Schlein, sul garantismo, è riuscita a non assecondare l'istinto grillino. Ma il doppio standard è in agguato, per entrambi. E la sfida ovvia: per Meloni e Schlein è quella di dimostrare di considerare il garantismo una virtù, non un vizio. Con un corollario: ricordare, a se stessi e al proprio partito e alla propria coalizione, quanto siano importanti le garanzie anche quando a essere indagati sono agli avversari. In bocca al lupo.
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