I travagli interiori di Sofia Raffaeli: dall'addio a Claudia Mancinelli all'oro ai Mondiali di ritmica

  • Postato il 26 agosto 2025
  • Di Virgilio.it
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Gli alti e bassi di una carriera ancora giovane ma già intensissima, gli sconvolgimenti frenetici degli ultimi mesi post Olimpiadi, il ritorno sul tetto del mondo: è successo di tutto nell’ultimo anno di Sofia Raffaeli. La “Formica Atomica” ha incantato in pedana ai Mondiali di Rio de Janeiro, dove ci ha messo poco a diventare la beniamina dei tifosi carioca che scandivano il suo nome. C’è chi ha pianto ammirandola in azione tra le note di “Tu si ‘na cosa grande”, il sottofondo musicale che ha accompagnato la sua esibizione al cerchio premiata con la medaglia d’oro. Dall’all-around e dalla finale alla palla, invece, sono arrivati due bronzi.

Sofia Raffaeli e la “grande famiglia” della ginnastica italiana

In un’intervista senza filtri a La Repubblica la campionessa marchigiana si è raccontata senza filtri, tornando sul concetto di “grande famiglia della ginnastica” già espresso subito dopo l’exploit sudamericano. Una sorta di desiderio di riconciliazione, ma anche un auspicio concreto sulla possibile ripartenza di tutto il movimento dopo i recenti scossoni che hanno sconvolto l’ambiente. “Grande famiglia? Lo è. Ci conosciamo tutti, ci vogliamo bene. Siamo un solo mondo: ritmica, artistica, aerobica. Tutti uniti – la sottolineatura di Sofia – dall’amore per questo sport così complesso sotto tutti i punti di vista”.

Il momento difficile dopo i Giochi di Parigi e la rinascita

Raffaeli ha vissuto un momento molto delicato. Il bronzo alle Olimpiadi di Parigi, risultato eccezionale, è stato accolto quasi con rimpianto: “Dopo Parigi ho avuto i miei bassi, succede a tutti gli atleti. Sono riuscita a ritrovare il filo, mi sento fortunata per questo. Non ho avuto infortuni importanti. Ho vissuto dei travagli interiori. Non è mai facile chiudere un ciclo, come quello che mi ha portata dagli esordi fino alla mia prima Olimpiade, e riaprirne un altro. Ritrovare gli stimoli, la determinazione, la voglia di dare tutto. Ci sono riuscita perché la ginnastica ritmica è la mia passione. Ne sono venuta fuori grazie alle persone che mi vogliono bene, alla mia famiglia, alla Federazione, alle Fiamme Oro”.

Sofia Raffaeli-Claudia Mancinelli, la verità sulla separazione

Un passaggio molto significativo è relativo all’addio a Claudia Mancinelli, l’allenatrice che ne aveva accompagnato la crescita: “Dopo gli Assoluti, a giugno, ho sentito il desiderio di cercare nuove strade. La Federazione mi ha proposto di trasferirmi a Desio e mi ha messo a disposizione un pool di allenatori. Mi sono trovata subito molto bene, in un ambiente molto stimolante. È stata una decisione presa con tutte le parti coinvolte”. Il sogno per il futuro prossimo è il ritorno a casa – “Incontrerò il presidente Facci, mi piacerebbe tornare a Fabriano” – poi potrebbe diventare allenatrice a sua volta: “Nella mia vita ci sarà sempre la ritmica, già alleno alcune bambine. Trasferire la passione a chi è più giovane di te dà una soddisfazione unica”.

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Virgilio.it

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