Il Barcellona attacca l’arbitro Marciniak: “La Uefa dovrebbe indagare, tutte le decisioni sono state a favore dell’Inter”

  • Postato il 7 maggio 2025
  • Calcio
  • Di Il Fatto Quotidiano
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“Tutte le decisioni, 50 e 50, sono andate a favore dell’Inter. A Marciniak ho detto quello che penso, ma non lo dirò qui”. È un Hansi Flick furibondo quello che si è presentato in conferenza stampa al termine della spettacolare semifinale di ritorno di Champions League tra Inter e Barcellona che ha visto i nerazzurri eliminare i catalani qualificandosi alla finalissima del torneo, la seconda in tre anni. Ma per l’allenatore blaugrana, così come per alcuni suoi calciatori, la gara è stata pesantemente influenzata dalla direzione arbitrale.

“So che tutti sono delusi per essere usciti dopo aver speso molto. Sono orgoglioso della mia squadra e della nostra prestazione. Pensiamo che il risultato sia ingiusto e che alcune decisioni dell’arbitro non siano state a nostro favore. Ricominceremo la stagione con l’obiettivo di vincere la Champions. Ringraziamo i tifosi che ci hanno sostenuto”, ha dichiarato con tono polemico l’allenatore del Barcellona. A rincarare la dose ci hanno pensato anche altri giocatori come Pedri ed Eric Garcia. Il centrocampista ha sostenuto: “Non è la prima volta che ci succede con questo arbitro, la Uefa dovrebbe indagare. Sul rigore su Yamal, che era fallo, non ha ammonito Mkhitaryan, ed era la seconda volta.” Il difensore ha invece detto: “Il calcio è stato crudele con noi. Sono stato allo stadio dell’Inter tre volte e succedono sempre cose che non sono colpa nostra. Sappiamo tutti cosa è successo con questo arbitro quando siamo venuti qui l’ultima volta”.

La frustrazione dei giocatori del Barcellona è comprensibile: dopo aver comunque disputato una grandissima partita completando una rimonta da 2-0 a 2-3, vedersi nuovamente superare è un colpo durissimo da incassare. Ma, come mostrato dai replay, le decisioni prese da Marciniak (e dal Var) sono state tutte corrette. Il rigore di Yamal non c’era. Come mostrato dalle immagini, il contatto tra il fenomeno 17enne e l’armeno è avvenuto fuori dall’area. E Mkhitaryan è stato sì ammonito, ma era la prima volta. Marciniak inizialmente aveva assegnato il penalty, ma grazie al supporto del Var ha potuto correggere la sua svista. Anzi, se qualcuno doveva essere espulso non era certo un giocatore dell’Inter, ma Inigo Martinez che ha sputato verso Acerbi dopo il rigore di Calhanoglu.

E proprio il penalty trasformato dal turco è stato al centro di altre discussioni: all’inizio l’arbitro non aveva concesso il tiro dal dischetto perché pensava che Cubarsì, contrastando Lautaro, fosse intervenuto sul pallone. Ma richiamato ancora una volta dal Var, Marciniak ha potuto guardare delle immagini inequivocabili che hanno mostrato come il difensore del Barcellona abbia colpito nettamente il capitano nerazzurro senza toccare la palla. La direzione di gara dunque della squadra arbitrale non è stata indirizzata a favore dell’Inter. Il Barcellona ha protestato molto anche per il contatto tra Denzel Dumfries e Gerard Martín prima del gol del pareggio di Acerbi: un contrasto lieve, che il direttore di gara in campo non ha giudicato falloso. In questo caso il Var non può intervenire, ma un check c’è stato comunque: ha dato esito negativo, perché c’era davvero troppo poco per giustificare un fischio e l’annullamento del gol.

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