Per la prima volta, l'intero complesso di proteine sulle quali "viaggia" la tossina botulinica - il botulino reso tristemente popolare dalla cronaca di quest'estate - è stato osservato nel dettaglio.
Un gruppo di scienziati dell'Università di Stoccolma (in Svezia) ha usato la microscopia crio-elettronica, una tecnica di imaging al microscopio che permette di visualizzare con una precisione un tempo irraggiungibile le strutture delle proteine, per studiare la macchina molecolare che protegge e consegna all'organismo la neurotossina prodotta dal batterio Clostridium botulinum.. Botulino: che cos'è?. Le tossine botuliniche sono le sostanze conosciute più tossiche per l'uomo: come spiegato nelle Linee Guida per la corretta preparazione delle conserve alimentari in ambito domestico dell'Istituto Superiore di Sanità (2016), un grammo di tossina pura può provocare la morte di 14.000 persone se assunta per ingestione, 1.250.000 persone per inalazione e 83.000.000 per iniezione.
Il microrganismo più noto tra i produttori di botulino è il Clostridium botulinum, un batterio largamente presente nel terreno e nelle acque, che può contaminare alcuni alimenti con le sue spore.
Le forme di botulismo (la malattia causata dal botulino) alimentare sono legate soprattutto a conserve vegetali sott'olio in cui gli alimenti non abbiano raggiunto una sufficiente acidificazione, spesso preparate in casa seguendo le ricette di famiglia: come spiega il "chimico di quartiere" Dario Bressanini in un video dedicato a questo tema, gli ambienti meno acidi favoriscono infatti la proliferazione di Clostridium botulinum (per le norme minime di sicurezza nella produzione e nel consumo delle conserve alimentari rimandiamo alle Linee guida citate e al sito dell'Istituto Superiore di Sanità).. Botulino: i sintomi. Il botulismo alimentare è una patologia rara ma potenzialmente letale legata all'assunzione di botulino. Si manifesta dopo 24-72 ore, e fino a una settimana, dall'ingestione degli alimenti contaminati, con sintomi di gravità variabile legati alla quantità di tossine assunte, inizialmente lievi a livello gastrointestinale, e in un secondo momento più allarmanti, come annebbiamento della vista, incapacità di mantenere aperte le palpebre (ptosi), difficoltà ad articolare le parole e a deglutire, secchezza della bocca. Nei casi più gravi, si può arrivare a paresi facciale (simmetrica, a differenza di quella causata da un ictus) e insufficienza respiratoria.
Questo secondo gruppo di disturbi è dovuto al fatto che le tossine botuliniche danneggiano la trasmissione nervosa, provocando un effetto paralizzante che cessa solo quando si somministrano al paziente antitossine, che neutralizzano le sostanze prodotte dal batterio.. Una struttura complessa. Pål Stenmark, Professore di Neurochimica dell'Università di Stoccolma e direttore della nuova ricerca, precisa che «in natura, la tossina (botulinica) non agisce da sola. Viaggia all'interno di un grande complesso proteico fatto di 14 parti, che la scherma dall'ambiente ostile del tratto digerente e la aiuta a passare dall'intestino al sangue, dove la tossina è rilasciata ed è libera di circolare finché non trova il suo obiettivo, ossia la connessione tra i nervi e i muscoli».. Gli scienziati svedesi hanno studiato la struttura della tossina isolandola da un farmaco miorilassante per il trattamento del torcicollo (NeuroBloc), strettamente affine al Botox che viene impiegato per rilassare temporaneamente i muscoli facciali e attenuare le rughe nella medicina estetica. Grazie alla microscopia crio-elettronica, tecnica premiata nel 2017 con il Nobel per la Chimica, il gruppo ha ottenuto migliaia di viste di verse delle molecole, che sono poi state combinate in un'immagine 3D con una risoluzione quasi atomica.. Nuovi farmaci (e anticorpi). La scoperta, pubblicata su Science Advances, potrebbe rivelare nuove strategie per neutralizzare questa sostanza mediante antitossine (cioè anticorpi che si combinano alle tossine privandole della capacità di fare danni), o anche ampliarne l'uso a fini terapeutici. Oltre che nella medicina estetica, le tossine botuliniche sono impiegate in ambito farmaceutico per il trattamento di alcune condizioni neurologiche..