Il cadavere trovato a Roma è di Emanuela Ruggero. La pista dell'overdose
- Postato il 21 luglio 2025
- Cronaca
- Di Agi.it
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Il cadavere trovato a Roma è di Emanuela Ruggero. La pista dell'overdose
AGI - Si chiamava Emanuela Ruggeri la donna il cui corpo è stato trovato ieri sera in via del Mandrione, a Roma. La donna, 32 anni, era scomparsa una settimana fa e la madre aveva lanciato un appello circolato sui social anche dal presidente del Municipio IV, Massimiliano Umberti. A facilitare il riconoscimento, i documenti e un tatuaggio.
Il cadavere della donna, in avanzato stato di decomposizione, è stato ritrovato ieri alle 19.20 in via del Mandrione, nei pressi della stazione Casilina. Sul posto sono intervenuti i poliziotti delle Volanti, i colleghi del commissariato Viminale e gli agenti della Polizia Scientifica.
Video di Thomas Cardinali - AGI
“Faccio questa strada più volte al giorno, la mattina e la sera con il cane, ma non mi ero accorta di nulla. Né la mattina stessa, né la sera prima. Il punto è un posto nascosto dall'albero e non ti viene da guardare con attenzione”. A parlare all’AGI è una residente del Mandrione, zona dove è stato ritrovato il corpo senza vita di Emanuela Ruggeri, la donna scomparsa da Colli Aniene lo scorso 14 luglio e rinvenuta nella tarda serata di ieri.
La zona del ritrovamento si mostra senza i nastri della polizia a delineare il giaciglio di fortuna, dove sono ancora presenti il materasso e i rifiuti: "Effettivamente – aggiunge la donna – ci sono persone che qui, nei vari giacigli, spesso e volentieri dormono. C’è anche un campo rom accanto, e abbiamo segnalato più volte la situazione, ma nessuno ci ha mai dato ascolto. Sono circa 40 anni che vivo al Mandrione e questa è la realtà”. Nessun episodio di spaccio o consumo di stupefacenti, però, secondo quanto riferisce la residente: “Posso dire che, pur passando anche molto tardi con il cane, non ho mai visto una o più persone intente ad assumere droghe o sostanze. Le persone che bivaccano qui saltuariamente sembrano piuttosto senzatetto in cerca di riparo”.
I risultati dell'autopsia
"Nessuna frattura ossea che possa far pensare a una azione violenta". È questo il primo risultato emerso dall'esame autoptico. Sull'episodio la procura, che ha delegato la polizia per gli accertamenti, ha aperto un fascicolo di indagine con ipotesi di morte come conseguenza di altro reato. L'ipotesi è che il decesso sia riconducibile a un overdose.
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