Il calcio dei Dilettanti in lutto per la morte di Angelo Ceravolo
- Postato il 10 maggio 2025
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Il Quotidiano del Sud
Il calcio dei Dilettanti in lutto per la morte di Angelo Ceravolo
Era un uomo di sport, Angelo Ceravolo, figura storica del calcio dei Dilettanti, adesso in lutto per la sua morte. Ed era una persona benvoluta da tutti. Classe 1946, per quasi 40 anni ha fatto parte della Lega Nazionale Dilettanti, ricoprendo dal 1984 fino al 2016 la carica di presidente provinciale di Vibo della Figc/Lnd. Impiegato Enel, una vita spesa per lo sport e per il calcio in particolare. Dirigente Benemerito, in gioventù ha fatto il calciatore. Dicono che colpisse bene di testa. Centravanti alla Rosarnese e anche al Marcianise, in Campania, fra le varie avventure. Poi ha allenato per qualche anno, fino a diventare un componente della Delegazione di Vibo, avviando il percorso da dirigente federale. E poi eccolo responsabile. Era il presidente, ruolo esercitato sempre con il sorriso e nel rispetto dei più alti valori umani e sportivi. Il punto di riferimento sul territorio, della Lnd regionale, era lui, legato da un solido rapporto con il presidente Nino Cosentino prima e poi con il successore di quest’ultimo, Saverio Mirarchi.
La scomparsa di Angelo Ceravolo: il ricordo di Saverio Mirarchi presidente della Lega Nazionale Dilettanti della Calabria
Nel commentare la morte di Angelo Ceravolo, il presidente della Lega Nazionale Dilettanti, Saverio Mirarchi, afferma di aver perso “non solo un dirigente di grande valore, ma un amico sincero e un autentico promotore dei valori sportivi. Angelo ha dedicato la sua vita al calcio calabrese con una passione instancabile e un’integrità morale esemplare. Il suo impegno costante per lo sviluppo del movimento calcistico nella provincia di Vibo Valentia ha rappresentato un faro per tutti noi. Il suo lascito non sarà dimenticato e continuerà a ispirare il nostro lavoro quotidiano. A nome di tutto il Comitato Regionale Figc Lnd Calabria, esprimo le più sentite condoglianze alla famiglia Ceravolo in questo momento di immenso dolore”. Sia oggi sia domenica 11 maggio 2025 verrà osservato un minuto di raccoglimento in tutte le gare che si svolgeranno nella provincia di Vibo Valentia.

La Delegazione dei Dilettanti di Vibo come seconda casa per Angelo Ceravolo: il presidente di tutti
La sede della Delegazione di Vibo ha rappresentato la seconda casa di Angelo Ceravolo, sempre al servizio delle società vibonesi. La sua disponibilità era proverbiale. Non ha mai detto di no ad alcuno. Ma la sua disponibilità non finiva certo quando si chiudevano le porte della Delegazione. A qualsiasi ora squillasse il telefono di casa, lui rispondeva sempre. Anche a mezzanotte (cosa successa diverse volte!). La moglie Maria Stella, apprezzata docente, e i figli Beatrice, Ennio ed Eliana per anni hanno dovuto condividere, rispettivamente, il marito e il padre con tutti gli sportivi vibonesi legati al calcio! Tanti anni fa non c’erano i cellulari. E quel telefono di casa squillava a tutte le ore. Ma lui, Angelo Ceravolo, è sempre stato al servizio di tutti. Un servizio di alta qualità e di alti valori umani. Ascoltava tutti. E non aveva bisogno di alzare la voce per far valere la propria autorevolezza. Ripeteva sempre che le porte della Delegazione erano aperte a tutti e così è stato. Ha sempre avuto parole di affetto e di considerazione verso i suoi compagni di viaggio, vale a dire i componenti della Delegazione, da lui menzionati e ricordati anche nel giorno del suo saluto da responsabile. Li legava amicizia e passione.
Benemerenza sportiva e quella capacità di mettere tutti d’accordo
La lunga permanenza nei ranghi gli è valsa la Benemerenza sportiva, ma l’attestato migliore Angelo Ceravolo lo ha avuto sul campo. Lo ha avuto da tutti coloro che lo chiamavano per avere un consiglio, per trovare una soluzione, anche per lamentarsi di qualcosa. È stato il presidente di tutti. Non amava mettersi in mostra. Ma adorava il confronto e sapeva consigliare tutti nel verso giusto, cercando di mettere subito a tacere quelle polemiche inutili e pretestuose che spesso caratterizzano il gioco del calcio a tutti i livelli. Sapeva come risolvere ogni situazione, mettendo tutti d’accordo. Ha rivolto, poi, notevole attenzione al Settore giovanile. Era, insomma, un “uomo del fare” e cercava di essere sempre e comunque propositivo.
Quegli anni al “servizio” degli adorati nipoti
Dopo tanti anni di presidenza, alla fine del 2016 aveva deciso di lasciare e di prendersi il meritato riposo. Poteva finalmente godersi la famiglia, diventata via via più grande con l’arrivo degli adorati nipoti. Ed era a quest’ultimi che si dedicava spesso, portandoli a scuola oppure accompagnandoli alle varie attività sportive. Quando andava a prendere il piccolo Andrea alla Scuola calcio della Vibonese, l’attesa che finisse l’allenamento era l’occasione giusta per scambiare quattro chiacchiere e confrontarsi su come andavano le cose nel mondo del calcio dilettantistico provinciale e regionale. Sempre con il sorriso, sempre propositivo. Un brutto male l’ha strappato via dai suoi affetti. La morte di Angelo Ceravolo ha provocato tanto dispiacere fra i Dilettanti. Il calcio vibonese e calabrese lo ricordano con affetto e nostalgia. A chi lo ha conosciuto resterà per sempre l’immagine di un uomo buono e di una persona solare e perbene.
Il Quotidiano del Sud.
Il calcio dei Dilettanti in lutto per la morte di Angelo Ceravolo