Il calcio europeo riparte dal Portogallo: la grande attesa per Francesco Farioli e il piano “obiettivo 2028”
- Postato il 8 agosto 2025
- Calcio
- Di Il Fatto Quotidiano
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Il campionato portoghese apre le danze dei maggiori tornei europei con la prima giornata in scena in questo fine settimana: subito in campo i campioni dello Sporting nello stadio del Casa Pia, poi, domenica, il Braga contro il Tondela e, lunedì, il Porto di Francesco Farioli, al Dragao contro il Vitoria Guimaraes. L’allenatore italiano è la grande novità di una Liga segnata da partenze eccellenti, vedi l’attaccante svedese Gyokeres approdato all’Arsenal dopo un lungo braccio di ferro con lo Sporting. Una perdita pesante per i campioni in carica, alla quale potrebbe aggiungersi quella del centrocampista danese Morten Hjulmand, ex Lecce, a un passo dal trasferimento alla Juventus.
Nulla di nuovo sotto il sole di questa insolita estate calda portoghese. Il copione è ormai consolidato: i migliori giocatori a fine campionato vengono venduti per incassare denaro fondamentale per far quadrare i bilanci. I club lusitani, insieme con quelli olandesi, sono i migliori mercanti d’Europa: non si sfugge alla storia. Nonostante tutto, solo lo Sporting, tra le big, ha il bilancio dei trasferimenti in attivo, con un sostanzioso +57,27 milioni, in cui sono decisivi i 65,8 incassati dalla cessione di Gyokeres. Il Benfica vanta per ora un –6,3 e il Porto un –14,09. Il rosso più consistente è quello del Braga (-18,92), eterna quarta e “prima” dell’altro campionato, considerato il predominio storico delle tre grandi. In totale, sei squadre su diciotto presentano i conti con il segno più.
La Liga portoghese si rimette in marcia con un obiettivo: tornare al sesto posto nel ranking Uefa entro il 2028. Compiere questa missione consentirebbe a sei squadre di partecipare alle competizioni europee, con la possibilità di averne tre in Champions League. Il piano passa non solo attraverso i risultati, ma anche con il raggiungimento di traguardi di diversa natura: crescita dell’area commerciale, aumento dei ricavi da biglietteria, maggiore tempo di gioco utile e un’idea di business che vada oltre la centralizzazione dei diritti televisivi. Per velocizzare i tempi, sarà introdotto il sistema multi–ball, ovvero il posizionamento dei palloni lungo le linee laterali per riprendere il gioco rapidamente come già avviene in Italia. Il piano si chiama “obiettivo 2028” e rappresenta la prima sfida del nuovo presidente della Liga, Reinaldo Teixeira.
Francesco Farioli, data per scontata la voglia di rivalsa del Benfica, bruciato al fotofinish dallo Sporting lo scorso campionato, rappresenta senza dubbio la novità tecnica più interessante. Il tecnico toscano sbarca in Portogallo dopo l’avventura alla guida dell’Ajax, iniziata benissimo e finita male con lo scudetto perso nella frenata dell’ultimo mese. Farioli, cresciuto all’ombra di Roberto De Zerbi a Sassuolo, prosegue il suo pellegrinaggio all’estero, dopo le esperienze in Turchia (Karagümrük e Alanyaspor), Francia (Nizza) e Olanda. È stato scelto dal presidente André Villas-Boas, che dopo una prima stagione di tagli alle spese per rimettere in sesto il bilancio, ha deciso di riportare in alto il Porto, fuori quest’anno dai giochi della Champions. Farioli è stato accolto con curiosità dal popolo portista, forse il più caldo in assoluto del panorama lusitano. L’acquisto di maggiore peso è il centrocampista danese Froholdt, pagato 20 milioni. Due giocatori arrivano dalla Serie A italiana: l’ex juventino Alberto Costa e l’ex Udinese Perez. A completare il quadro, vecchie conoscenze europee, come il polacco Bednarek e il trentaquattrenne olandese Luuk De Jong, presentato a sorpresa al pubblico dei Dragoes. Rinforzi importanti, ma la chiave della stagione è Farioli: se rispetta le attese, ci sarà da divertirsi anche in Portogallo.
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