Il Dalai Lama compie 90 anni e annuncia che avrà un successore: “Non sarà scelto dalla Cina”
- Postato il 2 luglio 2025
- Mondo
- Di Il Fatto Quotidiano
- 4 Visualizzazioni
.png)
Il Dalai Lama, massima autorità spirituale del Buddismo tibetano, ha annunciato che dopo la sua morte verrà nominato un successore per garantire la continuità del suo ruolo di guida spirituale della comunità tibetana. La dichiarazione non è scontata: lo stesso Tenzin Gyatso, attuale e quattordicesimo Dalai Lama, aveva messo in dubbio una successione al suo ruolo. L’annuncio arriva in un messaggio rilasciato in occasione del suo 90esimo compleanno che sarà domenica 6 luglio: “L’istituzione del Dalai Lama continuerà“.
Il Dalai Lama, nato a Lhamo Thondup nel Tibet nord-orientale nel 1935, è venerato come una divinità dai buddisti tibetani e considerato un separatista dalla Cina. Vive infatti in esilio dal Tibet dal 1959, in seguito alla fallita rivolta contro il dominio cinese nella capitale tibetana Lhasa, repressa dalle truppe cinesi. Il leader spirituale ha poi fatto della città collinare indiana di Dharamshala la sua sede e la maggior parte dei buddisti tibetani, sia in Tibet che in esilio, si oppone al rigido controllo cinese sul Tibet. Proprio per questo, annunciando che il suo successore sarà scelto con il tradizionale metodo della ricerca della sua “reincarnazione” fra i bambini piccoli, il Dalai Lama ha dichiarato che la prossima guida spirituale sarà una persona nata fuori dalla Cina. Mentre infatti Tenzin Gyatso afferma che “il processo di riconoscimento sarà di esclusiva competenza dei membri del Gaden Phodrang Trust, l’Ufficio di Sua Santità il Dalai Lama”, Pechino afferma invece di avere l’autorità esclusiva di trovare la reincarnazione del Dalai Lama.
Il Dalai Lama ha fornito le indicazioni sulla successione a pochi giorni dal suo 90mo compleanno, che cade il 6 luglio, dal suo esilio in India, dove si è rifugiato dall’età di 23 anni, da quando l’Esercito popolare di liberazione piegò la rivolta armata in Tibet contro i comunisti di Mao Zedong nel 1959. La vicenda del successore è motivo di inquietudine per Pechino perché Tenzin Gyatso nel suo nuovo libro pubblicato a marzo (‘Voice for the Voiceless’) ha scritto che il suo successore nascerà fuori dalla Cina, nel “mondo libero”. La Repubblica popolare non ha ancora reagito alla dichiarazione del Dalai Lama, ma in articoli pubblicati in vista dell’annuncio, i media statali hanno respinto della guida spirituale tibetana secondo cui il suo successore sarebbe nato fuori dalla Cina, insistendo sul fatto che la reincarnazione non dovesse essere decisa da un singolo individuo. Il prossimo Dalai Lama sarà il primo a essere selezionato dalla fondazione della Repubblica popolare, che rivendica di aver ereditato il diritto di scelta originario della dinastia imperiale Qing. Con l’imperativo del Partito comunista di avere il controllo sulle religioni, c’è la possibilità che emergano due Dalai Lama, uno riconosciuto da Pechino e l’altro dal governo tibetano in esilio.
L'articolo Il Dalai Lama compie 90 anni e annuncia che avrà un successore: “Non sarà scelto dalla Cina” proviene da Il Fatto Quotidiano.