Il Decreto sport è legge, c’è anche la Coppa America di Napoli

  • Postato il 7 agosto 2025
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Il Decreto sport è legge, c’è anche la Coppa America di Napoli

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Il Decreto sport è legge: dopo settimane di tensione istituzionale, Montecitorio approva in via definitiva il provvedimento che ridisegna la governance e i finanziamenti dei grandi eventi sportivi in Italia. E Napoli entra ufficialmente tra le capitali dello sport globale con l’America’s Cup 2027.


Con 153 voti favorevoli, 85 contrari e 6 astenuti, la Camera dei Deputati ha dato il via libera definitivo al cosiddetto Decreto Sport, trasformandolo in legge dello Stato. Una norma che, oltre a regolare l’organizzazione di alcuni tra i principali eventi sportivi internazionali che si terranno in Italia nei prossimi anni, ha riacceso un acceso confronto politico e istituzionale.

Al centro del provvedimento, un corposo pacchetto di finanziamenti e nuove strutture decisionali pensato per sostenere manifestazioni come le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina, le Atp Finals, i Giochi del Mediterraneo, l’Europeo di calcio 2032 e, tra le novità più rilevanti, la Coppa America di vela a Napoli nel 2027.

Il Decreto sport è legge

Il cammino del decreto non è stato privo di ostacoli. La terza lettura a Montecitorio è arrivata dopo che il Senato ha imposto il taglio di tre norme contestate, tra cui quella più discussa: la gestione diretta, da parte della partecipata statale Sport e Salute, di grandi eventi con fondi pubblici superiori ai 5 milioni di euro. Norme ritenute non urgenti e, soprattutto, estranee per materia rispetto all’impianto originario del decreto. Un passaggio che ha provocato un duro braccio di ferro tra Palazzo Chigi e il Quirinale, risolto solo dopo la scelta dell’esecutivo di accogliere i rilievi istituzionali e annunciare che le misure tagliate saranno riproposte in un prossimo disegno di legge.

Coppa America a Napoli: 7,5 milioni e una cabina di regia (senza la Regione)

Uno dei punti centrali del decreto riguarda l’America’s Cup di vela, che nel 2027 porterà la sua fase finale proprio a Napoli. Un evento di risonanza planetaria, che vedrà Sport e Salute Spa in cabina di regia con un finanziamento pubblico iniziale di 7,5 milioni di euro. La governance dell’evento sarà affidata a un comitato tecnico di gestione con cinque membri: tre nominati dal governo, uno dalla stessa Sport e Salute e uno dal Comune di Napoli. Esclusa invece, tra le polemiche, la Regione Campania, nonostante le richieste avanzate dai gruppi di opposizione per garantirle una rappresentanza formale.

Commissario per gli stadi di Euro 2032

Tra le altre novità, arriva anche un commissario straordinario incaricato della realizzazione e dell’adeguamento degli stadi italiani in vista dell’Europeo di calcio del 2032, che l’Italia ospiterà insieme alla Turchia. Una misura che punta ad accelerare cantieri e progetti, ma che alimenta il dibattito sul rapporto tra sport, infrastrutture e poteri speciali.

Sport e Salute al centro della scena

A emergere con forza da questo provvedimento è il ruolo crescente di Sport e Salute, la società pubblica che già gestisce l’attività sportiva di base e ora vede rafforzato il proprio peso anche nella gestione dei grandi eventi. Una centralità che non manca di suscitare critiche, soprattutto dalle opposizioni, che denunciano una governance troppo accentrata e poco trasparente. Il Decreto Sport è ora legge. Un testo che guarda agli eventi internazionali come volano per l’economia, il turismo e l’immagine dell’Italia nel mondo. Napoli sorride con la Coppa America, ma la partita sul futuro dello sport italiano – dentro e fuori dai campi – è tutt’altro che chiusa.

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