Il derby dei Lorenzo lo vince Sonego: Musetti si butta via sul più bello e ora le Finals tornano a rischio
- Postato il 29 ottobre 2025
- Di Virgilio.it
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Perde chi gioca la Davis, avanza chi la guarderà da casa: la nuda e cruda realtà di un giovedì che profuma di un azzurro intenso, ma non quello che Filippo Volandri si sarebbe potuto immaginare. Perché dopo Flavio Cobolli anche Lorenzo Musetti saluta Parigi Nanterre, il che lo mette peraltro a rischio esclusione anche per le Nitto ATP Finals di Torino (non è prevista la sua presenza a Metz o ad Atene negli ultimi 250 della stagione): la partecipazione o meno nel torneo di fine stagione dipenderà a questo punto da quello che faranno anche i suoi rivali nella corsa alla Race, su tutti Auger-Aliassime che sente di poter fiutare per davvero la preda.
- Sonego, una rimonta d'autore. Ma Musetti s'è buttato via
- Musetti, la situazione: se Djokovic rinuncia sarebbe meglio...
- Sonego adesso sfiderà Medvedev: un altro test di valore
Sonego, una rimonta d’autore. Ma Musetti s’è buttato via
Il derby dei Lorenzo se l’è preso Sonego, che a Bologna non ci sarà (Volandri non l’ha convocato, come fece due anni fa nella prima coppa vinta a Malaga) ma che ha dimostrato di star meglio sia di testa che di gambe rispetto a Musetti. Che ha sprecato nel secondo set l’opportunità di andare avanti con break, cosa che probabilmente lo avrebbe posto al riparo da qualsiasi brutta sorpresa.
Invece proprio l’incapacità di chiudere i conti quando s’è presentata l’occasione ha finito per pesare come un macigno nella testa del carrarino, che s’è disunito, ha cominciato a sbagliare di tutto e di più e s’è letteralmente buttato via in un terzo parziale dove non c’è stata storia, dominato dal primo all’ultimo scambio da un Sonego ormai in trance agonistica (3-6 6-3 6-1 il finale).
Un Sonny che adesso dovrà magari fare i conti pure con la frustrazione di chi sperava in un “favore” all’amico Musetti sulla via che conduce alle Finals: aspettatevi pure che qualche fenomeno da tastiera se la prenda con lui se il toscano dovesse restar fuori dal torneo torinese. La città di Sonego, che potrebbe perdere un pezzettino d’Italia proprio a causa di un fuoco amico che pure aveva tutta la ragione d’esistere.
Musetti, la situazione: se Djokovic rinuncia sarebbe meglio…
Musetti ha sprecato una sorta di match point per qualificarsi alle Finals, ma resta comunque in una posizione (per ora) abbastanza rassicurante. Intanto perché se Djokovic dovesse rinunciare (come sembra) a giocare a Torino si libererebbe una slot in più, e a quel punto anche se Auger-Aliassime dovesse avanzare fino alle semifinali (sfiderà Altmaier agli ottavi, poi eventualmente il vincente della sfida tra Norrie, giustiziere di Alcaraz, e Vacherot, vincitore a Shanghai: non proprio una passeggiata di salute) servirebbe che uno tra Medvedev, Davidovich-Fokina e Bublik vincesse il torneo per far scivolare Lorenzo addirittura in decima posizione, considerando sempre la presenza di Djokovic (seppur non attiva).
Diventerebbe cioè la prima riserva del torneo, ricalcando quanto accadde nel 2021 con Sinner, che subentrò all’infortunato Berrettini dopo il problema occorso al romano nel match d’esordio contro Zverev. Ma non sarebbe ciò che Lorenzo vorrebbe.
Sonego adesso sfiderà Medvedev: un altro test di valore
Come abbia fatto a perdere una partita che aveva saldamente in pugno è facile a dirsi. Un film (purtroppo) già visto tante altre volte: dominante nel primo set, dove trova il break in avvio (la palla corta funziona che è un piacere) prima di farsi bastare buone percentuali al servizio.
Nel secondo Sonego va subito in apnea: deve salvare due palle break per non uscire definitivamente dal match, e quando Musetti capisce che c’è da fare un po’ più fatica del previsto s’innervosisce, comincia a forzare troppo e nell’ottavo gioco cede sciaguratamente la battuta. Perde la testa, come troppe volte gli è successo: si lamenta per il campo troppo lento (lui che pure predilige la terra e l’erba al cemento, specie indoor…), cede subito la battuta nel gioco iniziale del terzo set, poi nuovamente nel quinto game e a quel punto la partita è andata, con Sonego che deve soltanto capitalizzare l’ingente mole di occasioni che si ritrova davanti.
Da 881 giorni non vinceva contro un top ten, ma questa vittoria ha un valore speciale, proiettandolo ad affrontare ora negli ottavi un ritrovato Daniil Medvedev. A Musetti lascia solo un mare di rimpianti: non dovesse staccare il pass per Torino alla fine di questo torneo, probabile che possa chiedere una wild card ad Atene o Metz (dove è iscritto Auger-Aliassime). Se davvero questa qualificazione da sogno s’era tramutata in incubo, oggi lo è ancora di più.