Il duro confronto tra Allegri e Leao dopo Juve-Milan: il tecnico pretende di più e pensa a un ruolo specifico

  • Postato il 8 ottobre 2025
  • Calcio
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Subito una premessa: in casa Milan non è scoppiato il ‘caso’ Leao. Ma che sia il tema principale della settimana, questo sì. E parte da un presupposto: la stima che di lui ha Allegri, intenzionato a ritagliargli un ruolo specifico all’interno della squadra (punta nel 3-5-2, per esempio, o esterno più largo in caso di attacco a tre). Ma ‘stima’ non vuol dire per forza ‘coccola’. Vuol dire anche rimprovero. Confronto duro. Ed è quello che l’allenatore rossonero ha voluto fare dopo la partita contro la Juventus. Perché Leao ha giocato al di sotto delle sue aspettative, gettando al vento almeno due occasioni per portare in vantaggio la squadra. Un vantaggio che, in ottica classifica, sarebbe stato fondamentale.

Già durante la partita contro i bianconeri, Allegri più volte aveva manifestato a Leao la voglia di vederlo grintoso, cattivo. E dopo la gara, secondo quanto riferito da Sky Sport, c’è stato un confronto molto vivace tra i due nello spogliatoio. Confronto o rimprovero, che dir si voglia, non tanto per i gol mangiati, quanto per l’atteggiamento mostrato in campo. Giudicato non adeguato rispetto all’importanza della partita. Fosse anche solo per la postura, per le espressioni in campo (letteralmente, quelle del volto) o per l’aggressività: Allegri al portoghese ha immediatamente chiesto di più, pur essendo consapevole che i 40 giorni di stop forzato per infortunio abbiano influito molto sia sulla preparazione, sia naturalmente sulla condizione fisica.

Leao, questione annosa

E quello che sembra un tema della settimana, in realtà in casa Milan è un tema di anni. Quando sboccerà davvero il talento dell’attaccante? Da Pioli in avanti, se lo sono chiesti tutti. E tutti hanno avuto mezze risposte, mai delle certezze. Per Allegri, questa stagione deve essere quella della svolta: Leao ha 26 anni, entra nel pieno della sua maturità calcistica e ha tutti i mezzi tecnici per poter davvero fare (e far fare) il salto di qualità. “So che se ne parla molto” ha detto anche Rabiot a La Gazzetta dello Sport. “È un giocatore che ha potenzialità” ha proseguito, “ma alla sua età non c’è più tempo da perdere. Il tempo passa veloce. Sarebbe un peccato che rimanesse solo un potenziale grande giocatore. Allegri sa trarre il meglio dai giocatori. Spero abbia un impatto positivo anche su di lui. Magari per Leao è l’occasione giusta”.

Proprio nell’allenatore, la società ha riposto tutta la fiducia nel provare a invertire questa rotta. Anche se serviranno altri confronti duri come quelli dopo la partita contro la Juventus. Che ha lasciato una convinzione: il Milan, quest’anno come non mai prima, di Leao può fare a meno. Ma sarebbe un gran peccato. Per tutti.

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Il Fatto Quotidiano

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