La giapponese Ispace è pronta a scrivere un nuovo capitolo dell'esplorazione lunare. Dopo il fallito tentativo del 2023, questa settimana l'azienda tornerà a sfidare la gravità lunare con Resilience, il suo secondo lander. Il proposito non è solo di atterrare sulla Luna, ma anche di porre le basi per una futura presenza commerciale e scientifica sul nostro satellite. L'allunaggio è previsto per le 21:17 (ora otaliana) del 5 giugno, leggermente anticipato rispetto alle previsioni iniziali.
La manovra avverrà nella regione di Mare Frigoris, nell'emisfero settentrionale del lato visibile della Luna. Il cambiamento dell'orario è stato comunicato da Ispace dopo una revisione delle manovre orbitali effettuate il 28 maggio, quando Resilience è stato portato su un'orbita circolare a 100 chilometri di altitudine.. La lunga strada verso la luna. Lanciato a gennaio a bordo di un razzo Falcon 9 di SpaceX, lo stesso volo che ha trasportato anche il lander Blue Ghost 1 di Firefly Aerospace (che ha toccato la Luna con successo il 2 marzo), Resilience ha seguito un'orbita a bassa energia, raggiungendo una distanza massima di 1,1 milioni di chilometri dalla Terra prima di inserirsi nell'orbita lunare il 6 maggio. Questo profilo di volo, seppur più lungo, è stato scelto per risparmiare carburante e testare la capacità di navigazione autonoma della navicella.. Errori del passato. Il tentativo di atterraggio segue il fallimento della missione precedente nell'aprile 2023, quando il primo lander di Ispace si è schiantato a causa di un errore software che ha indotto il sistema a credere di essere già sulla superficie, mentre si trovava ancora a 5 chilometri di altitudine. Da allora, l'azienda ha rafforzato i suoi sistemi e migliorato l'affidabilità del software.
«Abbiamo trasformato quel fallimento in motivazione», ha dichiarato il fondatore e CEO di Ispace Takeshi Hakamada. «Ora siamo all'alba di un nuovo tentativo per fare la storia».. Carichi utili. A bordo di Resilience si trovano carichi diversi carichi utili per fare esperimenti: un elettrolizzatore per la produzione di ossigeno e idrogeno da acqua lunare simulata, un test per la produzione alimentare in condizioni lunari e materiale per compiere un'indagine sugli effetti delle radiazioni nello spazio profondo. Il valore commerciale complessivo di questi carichi è stimato in 16 milioni di dollari. Spicca tra i passeggeri anche il rover Tenacious, sviluppato dalla divisione europea di Ispace. Il rover raccoglierà campioni di regolite lunare.. Moonhouse. Tenacious ospita inoltre un curioso progetto artistico: la Moonhouse, un modellino in alluminio stampato in 3D di una casa svedese, dipinto con una speciale vernice rossa resistente alle condizioni spaziali. L'opera è stata ideata dall'artista Mikael Genberg. La Moonhouse sarà posizionata manualmente dal rover sulla superficie lunare, in una zona scelta per permettere fotografie con la Terra sullo sfondo. Il rilascio della struttura, alto appena otto centimetri, è stato testato presso il centro ESA in ambienti simulati.. Un aiuto dall'Europa. L'ESA fornisce supporto cruciale alla missione giapponese attraverso la sua rete di stazioni di comunicazione satellitare, note come Estrack. Le antenne da 35 metri situate in Spagna, Argentina e Australia, insieme a quella da 15 metri nella Guyana Francese, garantiscono la trasmissione e la ricezione dei dati tra la Terra e il lander Resilence. Inoltre, la stazione commerciale Goonhilly nel Regno Unito contribuisce significativamente al supporto della missione.
Durante le operazioni sulla superficie lunare, i comandi destinati a Tenacious saranno inviati dal centro di controllo di Ispace in Lussemburgo al Centro Europeo di Operazioni Spaziali (ESOC) in Germania, per poi essere trasmessi attraverso le antenne dell'ESA al lander e infine al rover. I dati raccolti da Tenacious, come le immagini delle sue telecamere, seguiranno il percorso inverso per raggiungere la Terra.. economia lunare. Oltre alla missione Resilience, Ispace sta già lavorando su altri due lander: il primo, chiamato Apex 1.0, è in sviluppo presso la sede statunitense per la Missione 3, parte del programma Commercial Lunar Payload Services (CLPS) della NASA. Inizialmente previsto per il 2026, il lancio è stato posticipato al 2027 a seguito di un cambio nei motori.
Parallelamente, in Giappone, è in fase di costruzione il lander della Missione 4, con un design completamente nuovo denominato Serie 3, finanziato con 80 milioni di dollari dal governo giapponese. Questo veicolo trasporterà anche un satellite per la ricerca di ghiaccio e metalli nel sottosuolo lunare, sviluppato in collaborazione con JAXA. L'azienda ha già delineato una road map che prevede altre tre missioni tra il 2028 e il 2029.. oltre la Luna. Nonostante una perdita netta di circa 12 miliardi di yen (oltre 76 milioni di euro) nel precedente anno, Ispace sta continuando a investire nel suo futuro, sostenuta da prestiti importanti.
«Il nostro vero obiettivo è creare un'economia cis-lunare», ha spiegato Hakamada. «Vogliamo collegare economicamente e socialmente la Terra e la Luna. L'allunaggio è solo il primo passo». Con Resilience ormai prossimo a toccare il suolo lunare, il Giappone — e Ispace in particolare — si candidano a diventare protagonisti nella nascente corsa commerciale verso il nostro satellite naturale, dimostrando che lo spazio non è più solo terreno per le agenzie governative..