“Il governo francese ha insabbiato lo scandalo dell’acqua contaminata Perrier”: il rapporto del Senato accusa Macron
- Postato il 22 maggio 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Lo scandalo dell’acqua in bottiglia Nestlé ha investito i vertici dello Stato: stando al rapporto di una commissione di inchiesta senatoriale, pubblicato questa settimana, l’Eliseo “sapeva almeno dal 2022” che il colosso dell’agroalimentare “disinfettava” illegalmente da anni l’acqua di sorgente, perché inquinata, trattandola come se fosse acqua di rubinetto. Alcuni membri del governo di Parigi inoltre sono intervenuti in prima persona per insabbiare queste pratiche illegali.
L’inchiesta che rivela lo scandalo – Nestlé Waters, filiale del gruppo svizzero Nestlé, detiene un terzo del mercato dell’acqua imbottigliata in Francia e vende alcuni dei marchi di acqua minerale in bottiglia più bevuti, come Vittel, Contrex e anche Perrier, una delle più care. La frode è stata scoperta un anno fa, quando un’inchiesta di Le Monde e Radio France ha rivelato che per anni il gruppo ha ingannato i consumatori utilizzando metodi ai raggi ultravioletti e filtri a carbone attivo, gli stessi che si applicano, legalmente, per disinfettare l’acqua del rubinetto, per depurare illegalmente l’acqua delle sorgenti che, per definizione, dovrebbe essere naturalmente pura sul piano microbiologico. Era emerso invece che le fonti sfruttate da Nestlé, nel Gard (sud) e nei Vosgi (est), sono contaminate da pesticidi e batteri fecali. Sulle etichette delle bottiglie continuava tuttavia ad essere scritto che l’acqua era pura e naturale.
Lo Stato sapeva, consumatori traditi – Il rapporto, il cui contenuto è stato reso noto sempre Le Monde e Radio France, aggiunge ora un nuovo tassello allo scandalo, rivelando le “relazioni pericolose tra Stato e Nestlé”, secondo le parole del relatore del rapporto, il senatore socialista Alexandre Ouizille. “Oltre alla mancanza di trasparenza di Nestlé Waters, va sottolineata anche la mancanza di trasparenza del governo. Lo Stato – ha osservato la commissione – ha ceduto alle pressioni industriali del gigante dell’agroalimentare ai danni del consumatore”.
Si è scoperto che dei membri dei governo sono intervenuti, su richiesta di Nestlé, per modificare un documento dell’ARS della regione Occitania, l’agenzia sanitaria locale, relativo alla qualità sanitaria del sito Nestlé di Vergèze (Gard), dove si produce anche la famosa Perrier. Si era trattato di “edulcorare” un rapporto di ispezione dell’ARS, realizzato nel 2022, sul sito di Vergèze, ovvero di “insabbiare la contaminazione da batteri, erbicidi e metaboliti di pesticidi, talvolta vietati da diversi anni”. Radio France scrive che le autorità hanno voluto “soddisfare le domande dell’industriale” ma anche “proteggere il governo, temendo le conseguenze sull’opinione pubblica se la frode fosse venuta a galla”.
La contaminazione insabbiata, rischio sanitario “molto preoccupante” – Il primo resoconto dell’ARS, che i media francesi hanno potuto consultare, parlava chiaro: delle “deviazioni microbiologiche” erano state individuate in tutti i pozzi. Non solo: i metodi illegali utilizzati da Nestlé per decontaminare l’acqua non risultavano neanche efficaci ad eliminare tutti i batteri. Secondo una nota della prefettura del Gard, Escherichia Coli ed enterococchi intestinali, oltre che pesticidi sotto forma di microtracce, erano stati trovati nelle bottiglie di Perrier. Il rischio sanitario era stato giudicato “molto preoccupante”. Eppure nella versione finale del documento “ogni riferimento ai batteri era sparito” e l’analisi dell’acqua risultava “conforme al più del 97% dei casi”.
Vi emergeva inoltre che non era mai stata rilevata “presenza di pesticidi negli impianti e nei prodotti finiti”. Decine di mail interne, allegate al rapporto, mostrano che il ministero della Salute era intervenuto per suggerire di “non far trapelare troppe informazioni”: “Scopriamo che l’industriale è diventato il censore e persino il coautore del rapporto, che è stato dettato da Nestlé”, sostiene il senatore Ps Ouizille.
La deroga del governo – Nel 2023, Nestlé ottenne per decreto dal governo una “deroga” per continuare a utilizzare metodi di microfiltrazione a 0,2 micron vietati per legge “sui pozzi meno contaminati” per le bottiglie di “acqua minerale naturale”, mentre ha modificato la destinazione dell’acqua dei pozzi “più degradati” per produrre una nuova bibita aromatizzata venduta col marchio “Maison Perrier”.
Macron nega “collusioni”, il suo braccio destro diserta la Commissione di inchiesta – A febbraio, interrogato sullo scandalo, Emmanuel Macron ha negato ogni “collusione” con Nestlé. Il segretario di stato dell’Eliseo, Alexis Kohler, storico braccio destro di Macron (che ha lasciato ad aprile le funzioni dopo otto anni per raggiungere la banca Société Générale) era stato chiamato l’8 aprile scorso a testimoniare davanti alla commissione d’inchiesta, ma ha rifiutato di presentarsi.
È dopo questo rifiuto che i senatori hanno deciso di pubblicare tutte e sessantasei pagine di scambi tra l’Eliseo e Nestlé: “La presidenza della Repubblica, lungi dall’essere una fortezza inespugnabile nei confronti del lobbismo di Nestlé, ha al contrario aperto le porte di alcuni ministeri”, ha osservato ancora Ouizille. I ministri della Salute e dell’Industria dell’epoca hanno negato il loro coinvolgimento. E secondo la commissione, Nestlé continua indisturbato a violare la normativa in materia di acque minerali.
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