Il grande libro della Fantascienza

  • Postato il 9 luglio 2025
  • Di Il Foglio
  • 1 Visualizzazioni
Il grande libro della Fantascienza

Il 21 agosto 1835, il quotidiano New York Sun pubblicò la prima puntata di quella che è ancora considerata una delle fake news più spettacolari della storia del giornalismo. Una serie di articoli a puntate, serviti come resoconti autentici di scoperte fatte dell’astronomo Sir John Herschel attraverso un moderno e gigantesco telescopio al Capo di Buona Speranza: l’avvistamento sulla superficie lunare di vegetazione, animali di vario genere e, persino, uomini alati. “Si scoprì rapidamente che erano tutte invenzioni di un collaboratore del giornale, Richard Adams Locke, ma il pubblico rimase così affascinato dalle sue ‘rivelazioni’ che la diffusione del Sun aumentò fino a farlo diventare il quotidiano più letto sulla faccia della Terra”. 

"Il grande libro della Fantascienza. Dalle origini del genere ai giorni nostri" di Sebastiano Fusco, studioso di fantasy, è pieno di aneddoti e dettagli distribuiti tra fantasia e scienza anticipata aiutando a orientarsi nel mondo della vasta narrativa che spazia dalla science fiction alla distopia. Se è vero che spesso l’invenzione rimane fallace è altrettanto vero, come sosteneva il francese Jacques Bergier, che la fantascienza nel suo complesso offra un numero da cinquanta a settanta volte maggiore di predizioni esatte che non le opere di scienziati, storici e filosofi.

E’ utile in casi come quelli di questo libro illustrato uscito per Mondadori partire dall’indice per misurare l’efficacia della nomenclatura. Astronavi alla conquista, La via delle stelle, Altri mondi, altri esseri, Tecnologie del futuro, Imperi galattici, Uomo di carne, uomo d’acciaio, Strani poteri, strani mondi, Il sogno dell’Utopia, Catastrofi a scelta, Tempo e controtempo, Il sonno della ragione genera mostri, Del sesso, e altre anomalie. Sono solo i titoli dei capitoli arricchiti da paragrafi che scendono nella sottodivisione nutrendosi di utili appendici. Dai cicli di Asimov a Dick alla new wave di Ballard, preceduti dalla inclassificabilità aurorale di Verne, Swift e Wells, tutto viene esploso per nomi e sottoclassificazioni grazie alla successiva capacità che si instaura di leggere per fenomeni la letteratura dedicata all’altro da sé.

Nella premessa, l’autore traccia le quattro ere della fantascienza e indica la sintesi effettivamente “geniale” della parola fantascienza in luogo dell’originale anglofono science fiction, frutto dell’estro di Giorgio Monicelli, nipote acquisito di Arnoldo Mondadori. Particolarmente interessante è la sezione dedicata all’utopia contraria, la distopia.

     

Sebastiano Fusco
Il grande libro della Fantascienza
Mondadori, 564 pp., 30 euro

Continua a leggere...

Autore
Il Foglio

Potrebbero anche piacerti