Il legale di Meloni capo in Piemonte dell’anticorruzione: ex pm e avvocati di esperienza, i 23 ai quali è stato preferito

  • Postato il 28 ottobre 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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Un curriculum vitae migliore di quello di ex magistrati, dirigenti pubblici e altri professionisti. Luca Libra, l’avvocato di Vercelli che assiste la premier Giorgia Meloni nei processi contro Roberto Saviano e altri, collega del viceministro Andrea Delmastro Delle Vedove, ha superato molti altri candidati alla nomina di presidente dell’Orecol, l’autorità regionale anticorruzione – voluta nel 2021 dal presidente Alberto Cirio – che deve valutare appalti e contratti dell’ente e delle sue società, monitorare il rispetto delle procedure amministrative, della spesa e della gestione delle risorse. Sul banco dei consiglieri regionali della commissione per le nomine, però, erano arrivati molti altri curricula e, tra questi, alcuni dichiaravano esperienze maggiori di quelle vantate da Libra.

Emerge dal documento nel quale sono riportati i nomi di tutti i candidati e una sintesi delle loro esperienze. Partiamo dal cv di Libra: laureato in giurisprudenza nel 2003 all’università Milano Bicocca, diventato avvocato undici anni dopo la laurea (siamo nel 2014), dichiara “esperienza e competenza in materia di controllo di regolarità amministrativa e contabile con particolare competenza nell’analisi dei flussi di cassa e gestione del personale, analisi e gestione del costo e rischio del credito, nonché nel settore civile con riferimento alla gestione e valutazione del credito e le fasi del recupero”. L’unica esperienza lavorativa che viene citata nella scheda del consiglio regionale è quella di consulente legale per una società pubblica dei comuni biellesi, la Cordar Spa-Biella Servizi, “per conto dei quali svolge tutte le attività tecniche ed amministrative necessarie alla gestione di acquedotti, fognature e depurazione delle acque”. Dalla sua Libra ha la precedente esperienza nell’Orecol, cominciata nel febbraio 2023 e conclusa al termine della legislatura.

Con questo bagaglio di esperienze, è stato ritenuto migliore di altri 23 candidati. Tra questi c’era Arturo Soprano, ex presidente della Corte d’appello di Torino e dell’Orecol, promotore del ricorso al Tribunale amministrativo regionale contro la nomina di Libra. Oltre a Soprano, si erano candidati altri magistrati in pensione. C’era Domenico Giordano, che è stato presidente del Tar del Piemonte e poi della Lombardia, presidente di sezione della commissione tributaria regionale in Lombardia e componente della Corte federale di appello della Figc. Un magistrato esperto di diritto amministrativo potrebbe essere ritenuto una persona con le carte in regola per il controllo di contratti e appalti della macchina regionale, ma nessuno sembra prendere in considerazione la sua candidatura.

Si era candidato anche Antonio Rinaudo, fino al 2018 sostituto procuratore a Torino che, dal pensionamento, ha ricoperto molti incarichi pubblici, tra i quali – ad esempio – quello di commissario al piano vaccinale della Regione Piemonte nel 2022 e di presidente del comitato etico dell’Azienda ospedaliera universitaria di Torino, la Città della Salute. Indossava la toga da pm anche Luciano Tarditi, a lungo attivo alla procura di Asti e componente dell’Osservatorio permanente per la promozione della cultura della legalità e della prevenzione della criminalità organizzata e di stampo mafioso della provincia di Asti.

Ci sono poi persone che hanno avuto a lungo incarichi nelle società pubbliche, come ad esempio Christian Aimaro, avvocato che, nonostante sia più giovane di Libra, è iscritto all’albo da più anni, è stato consigliere e poi presidente dell’Amiat, l’azienda multiservizi di Torino, scelto dalla giunta Appendino dopo aver inviato un curriculum. Si era candidata anche Letizia Maria Ferraris, anche lei avvocato con l’esperienza da presidente del Consorzio per i servizi informatici della Regione Piemonte. Ancora, avevano manifestato il loro interesse per il ruolo anche alcuni professionisti con ruoli in collegi sindacati, organismi di vigilanza o con ruoli di responsabili della trasparenza e della prevenzione della corruzione in enti pubblici.

Alcune di queste persone, contattate per un commento, hanno preferito non rilasciare dichiarazioni. A luglio, il consiglio regionale ha votato per la nomina di Libra quale presidente (con un compenso di circa 3.500 euro al mese), mentre come consiglieri sono stati scelti l’ex comandante dei carabinieri, il generale Mariano Mossa, e l’avvocato Andrea Aurora Di Benedetto, già componente dell’organismo. Nel frattempo, dopo l’interrogazione del consigliere Pd Domenico Rossi della scorsa settimana, lunedì la giunta di Alberto Cirio ha firmato lunedì il decreto di nomina degli ultimi due componenti dell’Orecol (Nicola Longo e Paola Assandri) che così, dopo molti mesi di inattività e attesa, potrà tornare a operare, nell’attesa che il Tar del Piemonte decida sulla nomina del presidente Libra.

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