Il Liverpool e Federico Chiesa hanno vinto la Premier League
- Postato il 27 aprile 2025
- Di Agi.it
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Il Liverpool e Federico Chiesa hanno vinto la Premier League
AGI - Il Liverpool di Slot vince la Premier League, la ventesima della sua storia. Per i reds decisivo il successo per 5-1 sul Tottenham nella 34esima giornata. Dopo il vantaggio degli Spurs con Solanke, il ribaltone con i gol di Diaz, Mac Allister, Gakpo e Salah, oltre all'autorete dell'ex Udinese e nazionale italiano Udogie. Il Liverpool non trionfava in campionato da cinque anni con Jurgen Klopp in panchina. Il Liverpool torna così sul trono d'Inghilterra, cinque anni dopo l'agognato titolo conquistato con Jurgen Klopp al comando che aveva messo fine a un digiuno che durava dal 1990, quando ancora la Premier League nemmeno esisteva e il massimo campionato inglese si chiamava ancora First Division.
Anche Federico Chiesa, arrivato dalla Juventus in estate, ha festeggiato con i compagni sotto la kop. Pochi minuti e poche prestazioni per l'attaccante esterno che non è rimasto spesso in panchina ad Anfield. Questi i suoi (pochi) numeri.
L'impresa di Slot e la rinascita di Salah
Affermazione numero 20 per i Reds - che eguagliano così il record dei rivali del Manchester United - a coronamento di una cavalcata incredibile. E pensare che doveva essere l'inizio di un nuovo ciclo, con Klopp bisognoso di staccare dalla panchina che aveva passato il testimone ad Arne Slot.
Il 46enne tecnico olandese aveva ben impressionato durante il suo triennio al Feyenoord sebbene avesse vinto soltanto un campionato e una Coppa d'Olanda, perdendo la finale di Conference contro la Roma di Mourinho. Slot, però, sul solco tracciato dal suo illustre predecessore, ha rivitalizzato una squadra che dal punto di vista tecnico non aveva niente da invidiare alle rivali ma che forse necessitava di nuova energia dopo la lunga era Klopp.
Si può spiegare così la rinascita di Momo Salah, vero uomo copertina della vittoria del Liverpool e fresco di rinnovo - così come l'altro "mammasantissima" dello spogliatoio, Virgil Van Dijk - quando sembrava che la sua lunga storia d'amore col Liverpool fosse giunta al capolinea. Quattro vittorie nelle prime 4 giornate, compreso il 3-0 allo United all'Old Trafford, poi il passo falso col Nottingham Forest prima di una striscia positiva di 26 partite, interrotta solo lo scorso 6 aprile dal Fulham.
Nel frattempo, però, i Reds avevano fatto il vuoto in classifica, con una prima parte di stagione che aveva anche fatto sognare il "Quadruple" visto che pure in Champions aveva dominato la prima fase chiusa al primo posto. Poi però è arrivato lo scivolone in FA Cup col Plymouth Argyle, seguito dall'eliminazione in Europa per mano del Psg e dalla finale di Coppa di Lega persa col Newcastle che hanno un po' macchiato una stagione fino a quel momento perfetta.
A voler poi cercare il pelo nell'uovo, si potrebbe anche parlare dell'involuzione di Darwin Nunez e di un Federico Chiesa rimasto un corpo estraneo ad Anfield ma niente di tutto questo potrà impedire al Liverpool di festeggiare - stavolta per davvero, dopo le limitazioni causa Covid di cinque anni fa - un titolo ampiamente meritato.
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