“Il Maxxi lo butterei giù con le ruspe. Banksy? Non mi piace, è un grafico molto banale”: il critico d’arte Francesco Bonami spara a zero sull’arte contemporanea

Il critico d’arte Francesco Bonami torna a far discutere con dichiarazioni pungenti su Banksy, Maurizio Cattelan e il mondo dell’arte contemporanea. Ospite del programma “Fin che la barca va”, in onda su Rai3, Bonami ha espresso giudizi netti su alcuni protagonisti del panorama artistico e sulle istituzioni culturali italiane.

“Banksy? A me non piace. È un po’ un truffaldino. È un artista grafico molto banale, che però ha trovato un suo linguaggio e ha creato questo mistero intorno a se stesso”, ha detto Bonami, aggiungendo che lo street artist “è legato al mercato, vende le opere in asta, è dentro la bolla”. Sul fronte delle istituzioni museali, il critico non risparmia critiche al MAXXI di Roma: “Se fossi ministro della Cultura, la prima cosa che farei è buttare giù il MAXXI con le ruspe. Il palazzo è brutto, sembra una palestra“.

Bonami ha commentato anche l’opera più discussa di Maurizio Cattelan, chiarendo: “Tutti pensano che l’opera d’arte fosse la banana, invece era lo scotch. Pensava fosse uno scherzo, poi gli è sfuggita di mano”. Ha poi ricordato un episodio legato all’artista e all’ex presidente americano Donald Trump: “Durante il primo mandato, Trump chiese al Guggenheim un’opera d’arte per la Casa Bianca. La curatrice, contraria alle sue idee, propose il wc d’oro di Cattelan“.

Parlando dell’attuale ministro della Cultura, Bonami ha aggiunto: “Il ministro Alessandro Giuli lo conosco personalmente, ci ho pranzato insieme. Ha pagato lui. È meglio Giuli che Sangiuliano, anche perché mi ha pagato il pranzo”. Conclude ironicamente: “Io ministro della Cultura? Anni fa mi avrebbe fatto piacere”.

L'articolo “Il Maxxi lo butterei giù con le ruspe. Banksy? Non mi piace, è un grafico molto banale”: il critico d’arte Francesco Bonami spara a zero sull’arte contemporanea proviene da Il Fatto Quotidiano.