Il metodo Business For Lawyers: da avvocato a legal ceo

  • Postato il 12 agosto 2025
  • Professionals
  • Di Forbes Italia
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Nel mondo legale di oggi, la competenza tecnica non basta più. Essere bravi in diritto è il punto di partenza, non di arrivo. È il business – non la preparazione giuridica – a determinare se uno studio cresce o resta incagliato nella mediocrità. Tuttavia, la maggior parte degli avvocati continua a gestire lo studio come un’estensione personale, ignorando ciò che davvero fa funzionare un’impresa: strategia, numeri, processi, visione e leadership.

Proprio da questa realtà nasce Business For Lawyers, la prima società di business mentoring in Europa interamente dedicata alla trasformazione degli avvocati in legal ceo: imprenditori consapevoli, capaci di guidare lo studio con metodo, margini e direzione strategica.

Che cos’è il metodo Bfl

Business For Lawyers è stata fondata da Matteo Tosi, esperto in strategia e modelli di crescita per le professioni regolamentate. Dopo anni di esperienza sul campo, Tosi ha creato il metodo Bfl, un percorso strutturato che agisce in profondità su quattro dimensioni fondamentali: persona, numeri, processi e identità imprenditoriale.

Non è formazione teorica, né coaching motivazionale: si tratta di un metodo pratico, orientato ai risultati, con impatti concreti sul piano finanziario, organizzativo e personale.

I tre principi che guidano la trasformazione:

  • Numeri prima delle emozioni
  • Lo studio va gestito come un’azienda, non come una seconda pelle
  • Se non hai tempo libero, non hai un business. Hai solo un lavoro mal strutturato

Il modello mentale

Molti avvocati, secondo Tosi, credono di avere un problema di acquisizione, ma in realtà mancano di struttura. Lavorano in costante emergenza operativa, senza deleghe, senza margini, senza strumenti di controllo. E soprattutto: senza una visione imprenditoriale. È su questo che agisce il metodo Bfl, partendo da una domanda scomoda, ma necessaria: “Vuoi essere un tecnico pagato a tempo o un imprenditore che costruisce valore, impatto e libertà?”.

I risultati

Centinaia di avvocati in tutta Italia hanno già affrontato un percorso di trasformazione con Business For Lawyers. I risultati ottenuti sono concreti, misurabili e replicabili, e toccano ogni area dello studio legale.

  • Nell’area finanziaria, la maggior parte dei clienti aumenta il fatturato tra il 40% e l’80% nei primi 6–12 mesi. Alcuni superano il 120%, con margini più che raddoppiati (dal 30% al 60%) grazie a una nuova strategia di offerta, posizionamento, pricing e controllo costi.
  • A livello operativo, gli studi riducono drasticamente il caos gestionale. Implementano dashboard di controllo, ruoli chiari, procedure documentate e team formati. Il risultato? Meno reattività, più autonomia, più ordine. Lo studio smette di dipendere dal titolare e diventa una macchina scalabile.
  • Quanto alla sfera personale, gli avvocati recuperano in media 8–12 ore a settimana. Alcuni escono completamente dall’operatività quotidiana per dedicarsi a visione, strategia e tempo personale. Meno lavoro, più libertà.
  • La trasformazione più potente è invisibile: il passaggio da artigiano del diritto a legal ceo. Un nuovo mindset, orientato a numeri, leadership e decisione.

La figura del legal ceo

Secondo Tosi, il legal ceo è un avvocato che ha smesso di subire il mercato e ha imparato a guidarlo. Una figura capace di coniugare eccellenza tecnica, visione imprenditoriale e cultura organizzativa. Sa decidere, misurare, delegare e moltiplicare. È la nuova classe dirigente che Business For Lawyers sta formando: non consulenti più bravi, ma imprenditori più lucidi, scalabili, liberi.

Nel mondo legale moderno, la competenza non è più sufficiente. Chi guida con numeri, metodo e visione vince. Chi si rifugia nel codice resta indietro.

L’articolo Il metodo Business For Lawyers: da avvocato a legal ceo è tratto da Forbes Italia.

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Forbes Italia