Il miracolo di Antonietta Raco presentato a Lourdes

  • Postato il 26 luglio 2025
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Il miracolo di Antonietta Raco presentato a Lourdes

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ANTONIETTA Raco, la 65enne volontaria lucana dell’Unitalsi miracolosamente guarita dalla sclerosi laterale primaria è tornata ieri al Santuario della Madonna di Lourdes: lo scorso 16 aprile il suo caso è stato ufficialmente proclamato il 72esimo miracolo della storia del santuario.

Ieri mattina nella sala Giovanni Paolo II del Santuario è stato invece presentato alla stampa il dossier della sua guarigione (l’evento è stato anche trasmesso online). Durante l’incontro, il dottor Alessandro de Franciscis, a capo del Bureau des Constatations Medicales de Lourdes, ha illustrato tutti i dettagli clinici del caso, ripercorrendo il lungo cammino di verifica che ha portato al riconoscimento della guarigione come “inspiegabile” secondo la scienza.

La conferenza stampa si è svolta alla presenza di autorità religiose e scientifiche, tra cui Monsignor Jean-Marc Micas, vescovo di Tarbes e Lourdes, Padre Michel Daubanes, rettore del Santuario, il professor Olivier Jonquet, presidente del Comitato Medico Internazionale di Lourdes (CMIL) ed il professor Vincenzo Silani, neurologo e specialista in Sclerosi Laterale Primaria (proprio la malattia da cui era affetta la donna lucana). Ognuno ha offerto il proprio contributo per spiegare le varie fasi che hanno portato alla proclamazione della guarigione di Antonietta come miracolo: un cammino come sempre in questi casi lungo, attento, rigoroso, condiviso tra medicina, fede e discernimento ecclesiale. «Quello di Antonietta è il primo caso di guarigione da una malattia degenerativa del primo motoneurone», ha spiegato Sandro de Franciscis, presidente del Bureau des constatations médicales di Lourdes. Il medico italiano, parlando con il quotidiano francese “Le Figarò” ha quindi commentato la vicenda dicendo che «a volte, di fronte a storie di guarigione, non posso fare a meno di alzare le mani e dire: “Non so come spiegarlo”… Mi sento, insomma, come se mi sporgessi da una finestra sul mistero».

Particolarmente toccante la testimonianza diretta di Antonietta Raco, che ha condiviso con emozione la propria esperienza di dolore, fede e speranza. Con parole semplici e profonde ha raccontato del suo viaggio a Lourdes nel luglio del 2009 con il treno dell’Unitalsi, di ciò che ha sentito durante il bagno nella piscina, della consapevolezza che qualcosa dentro di sé era cambiato e della constatazione che poteva nuovamente camminare. Una testimonianza di fede forte, segno vivo della presenza di Maria nella vita di chi soffre. Ad accompagnarla in questo importante ritorno al Santuario, oltre al presidente della sezione lucana dell’Unitalsi Rocco Corrado, c’era anche Monsignor Davide Carbonaro, Arcivescovo Metropolita di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo, che ha voluto essere presente per condividere questo momento di grazia e ringraziamento.

«Nel racconto di Antonietta Raco e della sua vicenda – ha ricordato Monsignor Carbonaro – si può percepire la semplicità e al contempo la forza del Vangelo, che nel Figlio della Vergine Maria si fa presenza, affianca le nostre ferite e continua a sanare coloro che sono sotto il potere del male». Antonietta Raco, 67 anni residente in Basilicata, a Francavilla in Sinni, era affetta da sclerosi laterale primaria, ed è guarita nel 2009 nel corso di un pellegrinaggio a Lourdes dove si era recata con l’organizzazione italiana Unitalsi. Per capire la portata di questo evento basta sottolineare un dato: su circa settemila guarigioni dichiarate a Lourdes dal tempo delle apparizioni, oltre duemila sono state giudicate «inspiegabili»; di queste ultime, fino a oggi, solo settantadue sono state riconosciute miracolose dalla Chiesa. Tra queste il caso di Antonietta Raco.

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