Il mondo del ciclismo "emargina" la Israel: ritirato l'invito per il Giro dell'Emilia, in dubbio il Lombardia
- Postato il 3 ottobre 2025
- Di Virgilio.it
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Prima le proteste, poi le minacce, infine l’esclusione: il finale di stagione della Israel Premier Tech è all’insegna della rabbia e della frustrazione, perché nessuno dei tesserati della formazione israeliana ha responsabilità limitatamente a quello che sta succedendo a livello internazionale. Ma correre una gara da qui a fine ottobre sarà un bel problema, con i le organizzazioni delle varie corse preoccupate da possibili proteste tali da inficiarne il regolare svolgimento.
- Decisione "concordata" per ragioni di "pubblica sicurezza"
- La Israel rinuncia al trittico lombardo (ma non al Lombardia)
- Sul San Luca tutti conto Roglic: Del Toro sogna l'impresa
Decisione “concordata” per ragioni di “pubblica sicurezza”
Domani al Giro dell’Emilia non ci sarà nessun corridore della Israel Premier Tech. L’hanno deciso di comune accordo il GS Emilia (che organizza la corsa) e la squadra israeliana, che in un comunicato ha fatto sapere di augurare “un grande successo alla corsa, pur ritenendo estremamente deplorevole che le minacce di violenza vengano a perturbare il nostro sport”.
Adriano Amici, gran capo della corsa emiliana, ha spiegato di aver dovuto procedere con il ritiro dell’invito alla squadra che batte bandiera israeliana (essendo il Giro dell’Emilia una gara ProSeries, il comitato organizzatore ha la facoltà di invitare qualsiasi squadra World Tour senza alcun vincolo di sorta) al fine di evitare disordini dopo le minacce di alcuni attivisti, pronti a fermare la corsa sul San Luca.
“Purtroppo, la Israel Premier Tech non sarà al via della nostra gara. Abbiamo dovuto prendere questa decisione per motivi di sicurezza pubblica. L’atmosfera è molto tesa: c’era troppo pericolo per i corridori di Israel Premier Tech e per gli altri corridori. È una decisione che mi dispiace dal punto di vista sportivo, ma da quello della sicurezza pubblica non avevo altra scelta”.
La Israel rinuncia al trittico lombardo (ma non al Lombardia)
La formazione israeliana, preso atto delle forti polemiche sollevate nei giorni scorsi in territorio italiano dall’eventuale presenza alle gare di fine stagione, ha deciso di rinunciare di sua spontanea volontà anche alla Coppa Bernocchi di lunedì 6 ottobre e alla Tre Valli Varesine, in programma il giorno successivo. Non sarebbe stata presente al Gran Piemonte di giovedì 9 ottobre, non figurando già nell’elenco delle formazioni invitate dall’organizzazione, mentre per il momento resta regolarmente iscritta al Giro di Lombardia, che essendo gara World Tour non prevede la presenza d’ufficio.
Non è da escludere però nei prossimi giorni una nuova decisione che prenda in esame la possibilità di non partecipare, proprio in funzione della crescente tensione che si è venuta a creare in Italia, specie dopo lo sciopero generale indetto dai sindacati dopo la vicenda che ha visto coinvolta la Global Sumud Flotilla nelle ultime ore. Peraltro sul web è comparsa una raccolta firme per chiedere l’esclusione della squadra israeliana da tutte le competizioni di fine stagione da disputarsi sul territorio lombardo, che dopo 48 ore dal lancio ha raccolto oltre 1.200 firme.
Sul San Luca tutti conto Roglic: Del Toro sogna l’impresa
Il Giro dell’Emilia, insomma, prova a rimettere al centro solo l’aspetto sportivo, con la corsa che ancora una volta si concluderà sulle iconiche rampe del San Luca. Mancherà Tadej Pogacar, vincitore della passata stagione (fu l’esordio in maglia iridata del fuoriclasse sloveno), ma ci saranno Primoz Roglic (tre volte vincitore, l’ultima nel 2023 proprio davanti al connazionale), Tom Pidcock (che lo scorso anno arrivò secondo), il dominatore della prima parte delle gare italiane di fine stagioni, cioè il messicano Isaac Del Toro, e pure Jay Vine e Richard Carapaz.
Speranze italiane risposte in Giulio Ciccone, capitano della Lidl Trek, mentre Giulio Pellizzari presumibilmente lavorerà per Roglic, mentre Antonio Tiberi dovrà verificare il suo stato di forma dopo un periodo non troppo felice.