Il Movimento Indipendenza incontra il console della Federazione Russa a Genova: “Gli italiani non sono nemici del popolo russo”

  • Postato il 18 novembre 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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Generico novembre 2025

Liguria. Venerdì scorso, la dirigenza regionale ligure del Movimento Indipendenza (formazione politica “antisistema della destra sociale, sovranista, identitaria e remigrazionista”) rappresentata dal coordinatore Alessandro Rosson e dal vice coordinatore Fabrizio Marabello, ha incontrato il Console Generale della Federazione Russa a Genova Maria Vedrinskaya.

“Durante il colloquio, avvenuto in un clima cordiale e collaborativo, è stata ribadita la nostra amicizia personale al Console e al popolo russo – spiegano Rosson e Marabello – Questi sentimenti di vicinanza e di solidarietà del nostro Movimento si aggiungono a quelli di moltissimi italiani (l’80%) che considerano il coinvolgimento della UE e della NATO nel conflitto russo-ucraino un autentico danno, soprattutto in termini economici, per la nostra Nazione. La stessa diplomatica ha confermato che la Russia non ha alcuna intenzione di invadere l’Occidente. Tale sciocchezza, propagandata anche dalla Nato, serve solo a intimorire i popoli e a promuovere il riarmo dell’Europa (in particolare la Germania)”.

“Con il Console abbiamo parlato anche degli ultimi eventi di corruzione che hanno travolto il governo di Kiev con centinaia di milioni di euro (inviati dalla UE) sottratti da alcuni ministri ucraini che, ben lontani dal fronte, conducono vite da nababbi e acquistano proprietà di lusso in giro per il mondo. Intanto, mentre Volodymyr Zelens’kyj licenzia altri due ministri per corruzione, Ursula von der Leyen gli versa altri 4 miliardi di euro. Si è discusso, inoltre, del pericoloso tentativo del premier ucraino di coinvolgere la Nato nel conflitto arrivando anche a tentare di corrompere un pilota russo di un Mig-31.  Atti gravissimi, questi, che il Movimento Indipendenza condanna fermamente, così come abbiamo deplorato la vergognosa esclusione dalle Paralimpiadi di Milano-Cortina 2026 degli atleti russi e bielorussi decisa dal Comitato Paralimpico Internazionale e le numerose prese di posizione contro artisti russi, non ultima la cancellazione del concerto del baritono russo Illdar Abdrazakov a Verona”.

“La Federazione Russa di Vladimir Putin non ha un’ostilità di principio verso l’Italia, anzi,  storicamente le relazioni sono state caratterizzate da legami strategici ed economici significativi, soprattutto dopo la seconda guerra mondiale. La percezione di attriti non deriva da un conflitto diretto tra la nostra Nazione e la Russia, ma piuttosto dalla divergenza politica attuale. Sicuramente sono più le cose che ci uniscono da quelli che ci dividono con la Russia. Pensiamo all’energia e all’importante rete di gasdotti che uniscono la Russia all’Europa occidentale. Sinergia energetica interrotta per volere degli USA. Terminata la guerra fredda, l’Europa poteva diventare una grande area di prosperità da Roma a Mosca. Invece sono iniziate le guerre statunitensi ovunque nella nostra area fino ad arrivare all’attuale russofobia o mostrificazione di Putin, architettata da una propaganda di guerra a favore della lobby delle armi (sempre americane) e pagate dall’Europa e quindi anche dall’Italia.”

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“E che dire a proposito dei dialoghi culturali tra Italia e Russia? Questi sono sempre stati caratterizzati da un ricco scambio di arti, lingue e tradizioni, facilitato da associazioni, istituzioni accademiche e iniziative governative. Tali rapporti includono mostre d’arte, eventi musicali, scambi di studenti universitari e scolastici, e corsi di lingua, promuovendo la reciproca conoscenza e la comprensione interculturale”.

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“In conclusione, dev’essere l’Europa a fermare la guerra non l’America. È l’Europa che deve trattare con la Russia. Basta con la guerra in Ucraina perché il popolo russo non è nostro nemico e, considerarlo tale, va contro i nostri interessi strategici. L’Europa ha bisogno della Russia, la Russia è anch’essa Europa e ha bisogno di noi”.

Autore
Il Vostro Giornale

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