“Il Napoli ha investito molto meno dell’Inter e la squadra di Inzaghi deve essere meno italiana”: è polemica per le frasi di Sacchi
- Postato il 13 maggio 2025
- Calcio
- Di Il Fatto Quotidiano
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“Il Napoli, se vincesse, sarebbe un miracolo sportivo: ha investito molto meno rispetto all’Inter“. E ancora: “L’Inter, a mio avviso, deve essere un po’ meno ‘italiana’ rispetto alle ultime uscite di Champions”. Sono frasi che fanno discutere quelle pronunciate da Arrigo Sacchi in un’intervista concessa alla Gazzetta dello Sport in cui ha espresso la sua opinione sulla lotta Scudetto tra la squadra di Antonio Conte e i nerazzurri, ora divisi da un solo punto a due giornate dal termine della Serie A. Le affermazioni sugli investimenti e sul gioco della squadra di Simone Inzaghi hanno scatenato grosse polemiche, soprattutto tra i tifosi dell’Inter.
“Vive nel multiverso“, “Siamo su scherzi a parte“, “Ma qualcuno che educatamente gli spieghi che non è così?”, sono solo alcuni dei commenti apparsi sui social. Il motivo di tanto clamore? I dati che smentiscono le affermazioni di Sacchi. In particolari quelli sul mercato e gli investimenti. Perché è vero il contrario: gli acquisti del Napoli nell’ultima sessione estiva ammontano a 150 milioni di euro (35 per Buongiorno, 31 per McTominay, 30 per Lukaku, 28 per Neres, 14 per Gilmour e 12 per Rafa Marin) contro gli appena 22 milioni spesi dall’Inter (13 per Martinez, 7 per Palacios). La cessione a gennaio di Kvaratskhelia ha coperto la metà degli esborsi in casa Napoli, ma la bilancia tra entrate e uscite è comunque chiara: saldo di -73 per gli azzurri contro il -1o dell’Inter. E anche se si considera l’ultimo triennio, il club di De Laurentiis ha speso di più dei nerazzurri: 107 milioni di disavanzo tra acquisti e cessioni, contro il -15 dei rivali.
L’Inter quindi ha investito meno del Napoli nelle ultime sessioni di mercato. Anche se è vero quello che dice Sacchi subito dopo: la rosa in mano a Conte “è inferiore a quella dei nerazzurri”. Lo dice ad esempio il monte stipendi (186 milioni contro 106), lo dicono anche i risultati degli ultimi anni, soprattutto in campo internazionale. Molto del merito va quindi attribuito a Inzaghi, che ha conquistato la seconda finale di Champions League in tre anni. Per questo stupisce leggere l’altra dichiarazione di Sacchi. Analizzando il prossimo match contro la Lazio, ha detto: “L’Inter, a mio avviso, deve essere un po’ meno ‘italiana’ rispetto alle ultime uscite di Champions. Più propositiva, più alta, più europea. Ha le qualità per farlo”. Opinione legittima. Va però detto che i nerazzurri hanno battuto il Barcellona segnando 7 gol in due partite e che in campionato hanno segnato 75 reti, ben 18 in più del Napoli.
Sacchi comunque considera la lotta Scudetto ancora aperta: “Si tratta del campionato più avvincente degli ultimi anni, segno che l’interesse della gente non manca”. L’ex allenatore e ct ha aggiunto: “Il Napoli non mi pare brillantissimo, e in ogni caso non aumenterei i carichi di lavoro. Proverei ad alleggerire la pressione. Se fossi all’Inter mi focalizzerei sulle qualità della Lazio e cercherei di trovare le giuste contromisure. I nerazzurri dovranno giocare con i biancocelesti come se fosse la finale di Champions“. E proprio sulla super sfida che vedrà l’Inter sfidare il Psg il 31 maggio, l’ex tecnico ha fatto notare come l’avvicinarsi dell’appuntamento comporta la perdita di una grande dose di energie psicofisiche: “Inciderà parecchio, perché una finale di Champions comincia a portare via energie almeno 15 giorni prima. Ci si pensa giorno e notte, e bisogna essere bravi a gestire questa pressione. A Simone Inzaghi non mancherà il lavoro, perché oltre alle questioni tattiche e atletiche dovrà preoccuparsi anche di quelle psicologiche“.
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