Il poltronissimo non si arrende: Carraro candidato al Coni a 85 anni

  • Postato il 6 giugno 2025
  • Di Panorama
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No, l’Italia non è un paese per giovani. E forse non lo sarà mai se a 85 anni Franco Carraro presenta la sua candidatura alla presidenza del Coni (lo ha fatto  intorno a mezzogiorno,  allegando una memoria legale sulla sua eleggibilità.) Contestualmente ha inviato per mail agli 81 grandi elettori il suo programma. Membro onorario del Cio,  presidente di Coni e Federcalcio oltre che ministro del Turismo e Spettacolo e sindaco di Roma. Lo chiamano il poltronissimo per la sua capacità di passare da un ruolo all’altro con incredibile facilità e a 85 anni ancora non si arrende e punta alla presidenza del Coni. Campione di sci nautico, quindi presidente della Federazione italiana sci nautico e da lì via alla scalata all’Olimpo dello sport italiano e non solo. Carraro ha ricoperto incarichi di primissimo piano nei palazzi che contano. E’ stato presidente del Milan, poi è entrato nella Figc e in poco tempo da consigliere federale è diventato vicepresidente. Una parentesi di tre anni come numero uno della Lega calcio e poi di corsa a sedere sulla poltrona da presidentissimo della Figc. E poi dal 1978 al 1987 presidente del Coni. Coinvolto in Calciopoli nel 2006  e squalificato per 4 anni e 6 mesi nella sentenza della CAF (primo grado), per poi essere multato di 80000 euro nella sentenza della Corte federale. Il poltronissimo è poi passato per la Uefa e la Fisi e adesso punta al palazzo H del Foro Italico.

Nella sua lettera agli elettori ha puntato sul fatto che “il  Coni deve formulare al Governo e al Parlamento proposte concrete per aiutarle”. Con Carraro salgono a sette i candidati per l’elezione a presidente del Coni. I più accreditati sono Luciano Buonfigilio e Luca Pancalli, gli altri Ettore Thermes (velista), Giuseppe Macchiarola (medico sportivo delle squadre nazionali di boxe per 16 anni), Mauro Checcoli (ex presidente Fise) e Carlo Iannelli, padre di Giovanni, ciclista morto per una caduta all’arrivo di una gara nel 2019. E poi c’è la variabile Carraro, che ha presentato la sua candidatura nonostante il parere negativo inviato dal ministro dello sport Andrea Abodi al presidente del Coni Giovanni Malagò (oltre tre mandati non si può e Carraro ha guidato il Comitato olimpico dal ’78 all’87) . E non sembra intenzionato a mollare supportato da pareri legali, per i quali non ci sarebbero impedimenti, e si stanno attrezzando per dimostrarlo, cavilli su norme e regolamenti alla mano, ponendo l’attenzione anche sui rischi giuridici per l’Ente derivanti da una sua eventuale esclusione.  Se Carraro avesse l’ok per scendere in campo sposterebbe gli equilibri e gli scenari possono decisamente cambiare, senza la sua candidatura invece il prossimo 26 giugno all’Acqua Acetosa sarebbe un testa a testa Buonfiglio-Pancalli. 

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Panorama

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