Il portoghese Joao Almeida ha vinto il tappone delle Asturie. Primo sul terribile Angliru

  • Postato il 5 settembre 2025
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Il portoghese Joao Almeida, 27 anni, alfiere della UAE, passista scalatore, ha vinto il tappone delle Asturie. Primo sulla vetta dell’ Angliru (quota 1.550 m.), secondo la maglia rossa Vingegaard che fino all’ultimo ha cercato di arginare Almeida suo compagno di fuga negli ultimi chilometri. Pellizzari e Ciccone nella top 10.

Tappa infernale

Frazione n.13 da Cabezon de la Sal a L’Angliru, forse la più dura di tutta la Vuelta. Tappone di 202,7 km. I primi 120 chilometri totalmente piatti. Poi tre GPM: due ravvicinati, prologo al gran finale dell’Angliru, la salita leggendaria nel Principato delle Asturie, Spagna nord-occidentale, Oviedo capoluogo. Una scalata micidiale di 12,5 km, tutto sommato breve ma con pendenze impossibili; nella parte finale ci sono punte che superano il 23%. Una sorta dell’italico “Muro di Sormano” (provincia di Como)…tre volte più lungo. Una delle salite più dure d’Europa. Non per niente un cartello ha accolto la Carovana ricordando “Qui comincia l’inferno“. E’ stata la risposta spagnola al Tourmalet dei francesi e al nostro Mortirolo. Traguardo a quota 1.555 metri preceduto da un tratto al 23,5%.

Arrivo sul tremendo Angliru

Partenza alle 12.19, subito 25 all’attacco tra cui Tiberi e Garofoli e la maglia verde Pedersen; il gruppo controlla. Resiste la maxi-fuga. Esaurita la fase piatta la corsa cambia volto. Gli ultimi 50 km invitano a dosare le energie. Selezione inevitabile. Il gruppo di testa inizia a perdere pezzi. Viene affrontato prima l’Alto Mozqueta (6,3 km all’8,4%) poi l’Alto de Cordal (5,5 km all’8,8%). Quindi il terribile Angliru, dislivello di 1.200 metri. Prima dell’assalto conclusivo all’Angliru due momenti choc.

Di nuovo i manifestanti pro Palestina e la caduta di Tiberi

Di nuovo in campo i manifestanti pro Palestina, come nella tappa (interrotta) dì Bilbao e la caduta rovinosa in discesa di Antonio Tiberi. I primi sono stati arginati dalle forze dell’ordine, il romano della Bahrain Victorius ha rischiato di finire nel burrone. Si va avanti, molti si staccano. Restano in cinque al comando (Vingegaard, Almeida,Kuss,Hindley,Jungels) e poi in due: la maglia rossa e Almeida. I battistrada accendono un magnifico duello. Ultimi mille metri infernali. C’è tanta fatica nelle gambe. Vince Almeida con un guizzo perentorio.

L’ordine di arrivo

1. Almeida in 4h54’15”, 2. Vingegaard, 3. Hindley (+28”), 4. Kuss (+30”), 5. Gall (+52”), 6. Pellizzari (+1’11”), 7. Pitcock (+1’16”), 8. Riccitello (+1’16”), 9. Ciccone (+2’15”), 10. Balderstone (+3’06”).

La classifica generale

1. Vingegaard, 2. Almeida (46”), 3. Pitcock (+2’18”), 4. Hindley (+3’), 5. Gall (+3’15”), 6. Pellizzari (+4’01”), 7. Riccitello (+4’33”), 8. Ciccone (+4’54”), 9. Traeen (+5’21”), 10. Kuss (+5’26”).

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Blitz

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