Il presunto scambio di favori tra Aterp e sanità
- Postato il 9 luglio 2025
- Notizie
- Di Quotidiano del Sud
- 1 Visualizzazioni

Il Quotidiano del Sud
Il presunto scambio di favori tra Aterp e sanità
L’inchiesta sulla Regione, altri dettagli che coinvolgono Aterp e sanità dell’indagine che fa tremare la cittadella nel troncone che coinvolge il sub commissario alla depurazione Daffinà
VIBO VALENTIA – Con il passare dei giorni emergono sempre nuovi particolari sull’indagine che sta facendo tremare la Regione Calabria. In questo specifico filone vede il fulcro nella figura del commercialista vibonese Tonino Daffinà, esponente di Forza Italia in Calabria e sub commissario nazionale alla Depurazione della regione Calabria.
Secondo quanto emergerebbe dalle carte dell’indagine condotta dalla Guardia di Finanza di Catanzaro e coordinata dalla Procura del capoluogo di regione, questi si sarebbe interessato per fare in modo che «un’azienda sanitaria revocasse un provvedimento relativo all’impiego di una dipendente» che sarebbe stata amica di un dirigente amministrativo di Aterp di Vibo coinvolto anch’egli nell’inchiesta ricevendo, come corrispettivo «l’impegno di quest’ultimo circa l’affidamento dei lavori di efficientamento energetico presso alloggi dell’Aterp Calabria ad alcune società».
LEGGI ANCHE: Inchiesta Regione Calabria, la difesa del giornalista Fortuna coinvolto nel filone vibonese
L’INCHIESTA ALLA REGIONE, OLTRE L’ATERP L’ACCUSA DI PRESUNTA TURBATIVA D’ASTA RIGUARDANTE LA SANITÀ
Oltre alla contestazione di corruzione mossa dagli inquirenti vi è anche quella di turbativa d’asta contestata a Daffinà che è accusato di aver emesso, in base ad «analisi tributarie», a favore di un’importante società, fatture per circa 160mila euro in un lasso temporale che va dal 2021 al 2025 attraverso una Srl di cui lo stesso risulterebbe amministratore.
A sostegno di tale ipotesi accusatoria vi sarebbero alcune intercettazioni tra il referente della società destinataria delle fatture, Daffinà e il dirigente generale del dipartimento Transizione Digitale ed Attività Strategiche della regione, Tommaso Calabrò, dalle quali emergerebbe l’operato del sub commissario ad «turbare un gara per l’affidamento del servizio di formazione professionale», una gara che ammonterebbe a cifre realmente rilevanti.
Questo filone investigativo che man mano sta venendo alla luce si unisce, dunque, a quello principale in cui lo stesso presidente della Regione, Roberto Occhiuto. È indagato per corruzione insieme a Paolo Posteraro e a Ernesto Ferraro.
Il Quotidiano del Sud.
Il presunto scambio di favori tra Aterp e sanità