Il prezzo dei carburanti in Liguria oggi 20 settembre 2025: benzina, diesel, gpl e metano

  • Postato il 20 settembre 2025
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In questo articolo analizziamo i prezzi aggiornati di benzina, gasolio, GPL e metano in Liguria al 20 settembre 2025. Verranno illustrati i valori medi rilevati per ciascun carburante e spiegata la composizione del prezzo alla pompa, considerando sia le componenti fiscali che quelle industriali che incidono sul costo finale per i consumatori.

Il prezzo dei carburanti in Liguria

Ultimo aggiornamento: 20 settembre 2025

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO (€)
Benzina SELF 1.731
Gasolio SELF 1.673
GPL SERVITO 0.780
Metano SERVITO 1.430

Come si compone il costo dei carburanti

Il prezzo della benzina che ogni automobilista paga alla pompa è il risultato di una somma di diverse componenti. In particolare, la parte fiscale rappresenta la quota più rilevante, incidendo per circa il 58% sul prezzo finale. Questa percentuale comprende sia le accise, ovvero le imposte specifiche sui carburanti, sia l’IVA applicata sul valore complessivo. La componente industriale, che costituisce il restante 42%, si suddivide a sua volta in due parti: il costo della materia prima e il margine lordo degli operatori. Il costo della materia prima, che incide per circa il 30% sul prezzo, è influenzato dalle quotazioni internazionali del petrolio e dalle variazioni del cambio euro/dollaro. Il margine lordo, pari al 12%, rappresenta invece la quota su cui i distributori possono intervenire per determinare il prezzo finale al consumatore. Questo margine copre i costi di gestione, trasporto, distribuzione e il profitto degli operatori. In sintesi, il prezzo della benzina è fortemente condizionato dalle politiche fiscali e dalle dinamiche dei mercati internazionali, mentre solo una parte minore è determinata dalle scelte dei gestori delle stazioni di servizio.

Anche il prezzo del gasolio segue una struttura simile, ma con alcune differenze nelle percentuali delle varie componenti. Nel caso del gasolio, la componente fiscale incide per il 45% sul prezzo finale, mentre la parte industriale arriva al 55%. All’interno della componente industriale, il costo della materia prima rappresenta il 45% del prezzo, risultando anch’esso fortemente influenzato dalle quotazioni internazionali e dal tasso di cambio tra euro e dollaro. Il margine degli operatori, invece, si attesta intorno al 10%, costituendo la quota su cui i distributori possono agire per modificare il prezzo alla pompa. Questo margine serve a coprire i costi di gestione e a garantire un profitto agli operatori del settore. Rispetto alla benzina, il gasolio presenta quindi una minore incidenza fiscale e una maggiore componente industriale, riflettendo sia le diverse politiche di tassazione sia le specificità del mercato di riferimento. Comprendere la composizione del prezzo del gasolio aiuta i consumatori a interpretare meglio le variazioni dei prezzi e a valutare l’impatto delle fluttuazioni internazionali e delle decisioni dei distributori.


Fonte: Osservatorio prezzi Mimit

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