Il prezzo dei carburanti in Puglia oggi 26 agosto 2025: benzina, diesel, gpl e metano

  • Postato il 26 agosto 2025
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In questo articolo analizziamo i prezzi aggiornati al 26 agosto 2025 dei principali carburanti in Puglia: benzina, gasolio, GPL e metano. Verranno illustrati i valori medi rilevati nella regione e spiegata la composizione del prezzo alla pompa, considerando le diverse componenti fiscali e industriali che incidono sul costo finale per i consumatori.

Il prezzo dei carburanti in Puglia

Ultimo aggiornamento: 26 agosto 2025

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO (€)
Benzina SELF 1.721
Gasolio SELF 1.626
GPL SERVITO 0.668
Metano SERVITO 1.489

Come si compone il costo dei carburanti

Il prezzo della benzina alla pompa è il risultato di una somma di diverse componenti, che insieme determinano il costo finale per l’automobilista. In particolare, per la benzina, la componente fiscale rappresenta circa il 58% del prezzo totale. Questa quota comprende sia le accise, che sono imposte fisse applicate dallo Stato, sia l’IVA, che viene calcolata sul prezzo complessivo. La parte restante, pari al 42%, è la cosiddetta componente industriale. Quest’ultima si suddivide a sua volta in due parti: il costo della materia prima e il margine lordo degli operatori. Il costo della materia prima, che incide per circa il 30% sul prezzo finale, è influenzato dalle quotazioni internazionali del petrolio e dalle variazioni del cambio euro/dollaro, fattori che possono far oscillare sensibilmente il prezzo alla pompa. Il margine lordo, invece, rappresenta circa il 12% del prezzo e costituisce la quota su cui i distributori possono intervenire per modificare il prezzo praticato ai consumatori. In sintesi, la struttura del prezzo della benzina è fortemente condizionata dalla pressione fiscale, mentre la parte industriale riflette sia le dinamiche dei mercati internazionali sia le strategie commerciali dei singoli operatori.

Per quanto riguarda il gasolio, la composizione del prezzo presenta alcune differenze rispetto alla benzina. La componente fiscale, pur essendo significativa, incide per il 45% sul prezzo finale, mentre la parte industriale pesa per il 55%. All’interno della componente industriale, il costo della materia prima rappresenta circa il 45% del prezzo totale. Anche in questo caso, le quotazioni internazionali e il tasso di cambio tra euro e dollaro giocano un ruolo determinante nell’andamento dei prezzi. Il margine lordo degli operatori, invece, si attesta intorno al 10% e costituisce la quota su cui i distributori possono agire direttamente per modificare il prezzo alla pompa. Rispetto alla benzina, quindi, il gasolio presenta una minore incidenza delle tasse e una maggiore esposizione alle dinamiche di mercato e alle strategie commerciali degli operatori. Questo rende il prezzo del gasolio potenzialmente più variabile in funzione delle condizioni internazionali e delle politiche di prezzo adottate dai distributori.


Fonte: Osservatorio prezzi Mimit

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