Il procuratore Prestipino indagato per rivelazione di segreto di ufficio
- Postato il 29 aprile 2025
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Il Quotidiano del Sud
Il procuratore Prestipino indagato per rivelazione di segreto di ufficio
Indagato per rivelazione di segreto d’ufficio il procuratore antimafia Michele Prestipino, a procedere è la procura della Repubblica di Caltanissetta
CALTANISSETTA – Secondo l’accusa avrebbe rivelato delicate indagini sulla ‘ndrangheta e le sue ramificazioni nel nord Italia ed è finito, per questo motivo, sul registro degli indagati a Caltanissetta per rivelazione di segreto d’ufficio.
Michele Prestipino, Procuratore Aggiunto della Direzione nazionale antimafia, è, quindi, indagato dalla procura di Caltanissetta per rivelazione di segreto d’ufficio. A intercettare i dialoghi del magistrato con Gianni de Gennaro, ex capo della Polizia, oggi presidente della Eurolink la società general contractor che sta progettando e dovrà realizzare il Ponte sullo Stretto di Messina, sono stati i militari della Guardia di finanza che stanno lavorando a Caltanissetta sul filone relativo ai magistrati che negli anni 90 erano in servizio alla procura di Palermo con Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Notizie riservate sulle indagini sarebbero state anche fatte a Francesco Gratteri, consulente della Eurolink per le questioni legate alla sicurezza. Per anni Michele Prestipino ha lavorato a Reggio Calabria con Giuseppe Pignatone, quest’ultimo indagato a Caltanissetta per favoreggiamento a Cosa nostra nell’ambito delle indagini per ricostruire l’insabbiamento dell’indagine a Palermo su “mafia e appalti”.
PRESTIPINO INDAGATO PER RIVELAZIONE DI SEGRETO D’UFFICIO,. LA POSIZIONE DEL PROCURATORE MELILLO
Dal canto suo, in un comunicato, Giovanni Melillo, capo della Direzione Nazionale antimafia e antiterrorismo, ha precisato che “fermo il rispetto della presunzione di innocenza, nell’esercizio dei miei doveri di garanzia dell’immagine stessa e del buon andamento delle attività della Direzione nazionale antimafia ed antiterrorismo, ho provveduto a revocare con effetto immediato le deleghe di coordinamento investigativo attribuite al dott. Prestipino Giarritta e ad adottare le ulteriori misure necessarie a tutelare le esigenze di riservatezza ed efficacia delle funzioni della Dna, dando di ciò comunicazione al Comitato di Presidenza del Consiglio Superiore della Magistratura e al Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione”.
IL PM ANTIMAFIA SI AVVALE DELLA FALCOTÀ DI NON RISPONDERE
«Il procuratore Michele Prestipino, in un clima di grande serenità, si è presentato avanti al Procuratore della Repubblica nisseno. Su mia espressa indicazione si è avvalso, allo stato (come dà atto il verbale), della facoltà di non rispondere poiché, come argomentato nella memoria difensiva depositata, riteniamo ci siano dubbi sia in ordine alla utilizzabilità del materiale probatorio su cui si fonda la provvisoria incolpazione, sia rispetto alla competenza territoriale del tribunale di Caltanissetta», queste le parole dell’avvocato Cesare Placanica che assiste il magistrato come avvocato difensore.
«Superati tali passaggi, fondamentali al corretto esercizio della giurisdizione, – ha aggiunto Placanica – saremo noi a chiedere di essere interrogati perché riteniamo sia agevole chiarire ogni aspetto controverso relativo ad una conversazione intercorsa non con imprenditori o, peggio malavitosi, con il prefetto De Gennaro, già capo della Polizia e investigatore di punta nella lotta alla criminalità organizzata ed un suo storico collaboratore. Non servirebbe neppure aggiungere come appaia lunare e privo di ogni aderenza alla realtà anche solo ipotizzare una accostamento del dottor Prestipino a realtà criminali con cui non risulta, difatti, alcun collegamento».
Il Quotidiano del Sud.
Il procuratore Prestipino indagato per rivelazione di segreto di ufficio