Il profumo delle angurie dello “sceriffo” di Lamezia
- Postato il 15 luglio 2025
- Notizie
- Di Quotidiano del Sud
- 5 Visualizzazioni

Il Quotidiano del Sud
Il profumo delle angurie dello “sceriffo” di Lamezia
Una tradizione che nasce nel 1964 e che continua ancora oggi quello dello “sceriffo” delle angurie a Lamezia Terme
Tutto è iniziato nel 1964 quando Pasquale Muraca, conosciuto come lo “sceriffo” (così come veniva chiamato per via del cappello da “sceriffo” che aveva sempre in testa e che è custodito gelosamente dai figli Battista e Renato), iniziò nella piana lametina la coltivazione e la commercializzazione delle angurie. Sono passati 61 anni e le angurie dello “sceriffo” sono sempre li. In via delle Terme, la strada che conduce al mare. I fratelli Battista e Renato Muraca non ne vogliono sentir parlare di abbandonare “la strada” e quindi far morire la tradizione iniziata dal padre. Tappa obbligata per i lametini e non solo per acquistare l’anguria, tipico prodotto estivo dissetante (e non solo).
Ma la tradizione la famiglia Muraca l’ha portata avanti e fatta progredire, svilupparla, innovarla e quindi valorizzarla in ogni suo aspetto. Da qui i numerosi riconoscimenti (nazionali e internazionali) per la qualità del prodotto, il marchio europeo “lo sceriffo del campo” ottenuto da parte dell’Uami (Ufficio per la registrazione dei marchi, disegni e modelli dell’Ue), con tanto di degustazione al parlamento europeo, progetti di promozione ed educazione alla salute anche nelle scuole, la partecipazione al Fruit Logistica di Berlino, fiera specializzata nel comparto ortofrutticolo tra le più importanti nel mondo.
E poi il profumo all’anguria e la nascita, due anni fa, della nuova essenza di Calabria che ha conquistato la Germania con il marchio Milon parfum registrato con il numero 018853838 dell’ufficio dell’Unione Europea per la proprietà intellettuale (Euipo) e riconducibile a Battista Muraca, conosciuto come “Lo Sceriffo del Campo” per le sue specialità nel campo dell’ortofrutta e i famosi esemplari di anguria.
LA TRADIZIONE E INNOVAZIONE: IL PROFUMO E I COSMETICI ALL’ANGURIA
A proposito del profumo “Milon”, tra le ultime creature dello “sceriffo del campo”, Battista Muraca ha sottolineato che «le angurie sono sempre state parte della mia vita, non mi sono mai tirato indietro davanti ad alcuna sfida, mettendomi sempre in gioco: dal lavoro nei campi di angurie nella mia azienda agricola, alla creazione di bag per mini angurie insieme a un’azienda emilio-romagnola, dal progetto legato all’educazione alimentare a pizza, gelato, pane in collaborazione con i migliori chef e maestri del settore».
«Poi è stata la volta dell’anguria come estratto di acqua. La partenza della testa di Milon è fruttata-agrumata: è qui che si percepiscono l’acqua di anguria, il bergamotto e le bucce di agrumi. Il corpo si sviluppa con fiori di anguria, oleandro, gelsomino mediterraneo e le note terrose e ozonate-saline dell’area dei Due Mari. Il fondo, infine, è legnoso-muschiato e porta i sentori dei legni di ulivo e cedro, per chiudere con il vetiver e note muschiate-fruttate».
E tra le tante le novità degli ultimi anni, anche i prodotti cosmetici a base di angurie, la pizza integrale al succo di angurie dello “sceriffo”, il gelato all’anguria a Expo 2015, così come la nascita dell’Accademia Nazionale dell’Anguria e del Melone Onlus presieduta da Battista Muraca. Un prodotto d’eccellenza, insomma, che tiene fede comunque alla sua ormai storica tradizione con la vendita del prodotto sulla strada che conduce al mare. Una location scelta non per caso. Dal 1964 ad oggi.
Il Quotidiano del Sud.
Il profumo delle angurie dello “sceriffo” di Lamezia