Il Real Bosco di Capodimonte ritrova il Giardino dei Principi: un parco pubblico per Napoli tra storia e sostenibilità

  • Postato il 13 giugno 2025
  • Progetto
  • Di Artribune
  • 1 Visualizzazioni

I lavori sono durati circa un anno e rientrano nel finanziamento PNRR di 25 milioni di euro per il più grande progetto di risistemazione dei viali e dell’architettura vegetale mai realizzato per Capodimonte, che prosegue nei tempi previsti.
E così, dopo la riapertura della leggendaria tomba di Virgilio al Parco Vergiliano di Piedigrotta – tornata accessibile lo scorso aprile – Napoli ritrova un altro storico spazio all’aria aperta: il Giardino dei Principi, parte del più ampio polmone verde – il Real Bosco di Capodimonte – esteso per 134 ettari intorno all’omonimo palazzo reale, ora museo nazionale. 

La storia del Real Bosco di Capodimonte

Nato come riserva di caccia, il Real Bosco è oggi un parco cittadino ad accesso libero: fu progettato nel 1734 dall’architetto Ferdinando Sanfelice – che immaginò due aree distinte: il giardino affacciato sul Golfo e la zona boschiva – ma la sua attuale configurazione si deve a Friedrich Dehnhardt, all’epoca capo giardiniere del Real Orto Botanico di Napoli, che nel 1833 ne definì la pianta perimetrale e la scansione degli spazi, attraversati da quattro grandi viali. In tutto il parco oltre 400 diverse specie vegetali impiantate nell’arco di due secoli (compresi sei alberi monumentali presenti nell’Elenco nazionale), e diversi edifici storici tra residenze, casini, laboratori, depositi e chiese, oltre a fontane e statue, orti e frutteti.

Il Giardino dei Principi nel Real Bosco di Capodimonte
Il Giardino dei Principi nel Real Bosco di Capodimonte

Il restauro del Giardino dei Principi

E il Giardino dei Principi, oggetto di un restauro accurato che si è protratto per un anno interessando tanto componenti architettonici che naturalistici, è considerato la parte più preziosa dell’area: concepito nel 1840 proprio da Dehnhardt, il giardino rispondeva al gusto anglo-cinese, e fu progettato sin dalle origini come luogo di sperimentazione e acclimatazione custode del 70% delle specie esotiche presenti nel Real Bosco. Il lavoro di ripristino ha puntato a restituirne l’aspetto originale: esteso su due ettari, presenta un’alternanza di boschetti, prati e belvederi attraversati da viali (ripuliti dalla vegetazione) che offrono diversi scorci sul Vesuvio. Si segnala, non a caso, il recupero di un belvedere che è stato ribattezzato in questa occasione Belvedere dei Principi.
Inoltre, nell’ambito dei lavori finanziati dal PNRR, nel Real Bosco saranno messi a dimora 10047 alberi, 7616 arbusti, 43243 erbacee. Al Giardino dei Principi sono toccati 62 alberi (tra cui lecci, tigli, aceri, farnie), 2450 arbusti (dalla rosa canina all’Albero della Nebbia) e 2465 erbacee, e il nuovo” allestimento museale” punta a valorizzare questa biodiversità, tra rari esemplari secolari – come il Canforo, il Taxodium mucronatum, un Eucalyptus camaldulensis – magnolie, tassi, cipressi, pini, un Cedro del Libano e una Melaleuca. 

Il Giardino dei Principi nel Real Bosco di Capodimonte
Il Giardino dei Principi nel Real Bosco di Capodimonte

Un giardino storico, ma sostenibile

Per favorire il risparmio di acqua, tutti i viali sono stati realizzati con un conglomerato che è versione contemporanea del battuto di tufo dunque ad alta permeabilità, che consentirà il naturale assorbimento delle acque. Con lo stesso obiettivo si è provveduto a installare fosse drenanti per il recupero delle acque di ruscellamento, in continuità con il progetto originario dell’impianto borbonico (un progetto idraulico di drenaggio superficiale davvero all’avanguardia per l’epoca). E anche le aree a prato seguono criteri di basso impatto ambientale, grazie alla selezione di miscugli di semi che, nel periodo estivo, non richiedono irrigazione continua. Del resto, anche le nuove piantumazioni sono servite da un lato per avviare un programma di recupero del disegno architettonico-vegetale storico, dall’altro per garantire una struttura fisionomica vigorosa e giovane, prevedendo una evoluzione rigenerativa nei prossimi 50-100 anni in un’ottica di complessiva sostenibilità.

Livia Montagnoli

L’articolo "Il Real Bosco di Capodimonte ritrova il Giardino dei Principi: un parco pubblico per Napoli tra storia e sostenibilità" è apparso per la prima volta su Artribune®.

Autore
Artribune

Potrebbero anche piacerti