Il ritiro di Sinner fa scuola, l’ATP cambia tutto: Panatta smentisce Pietrangeli e consiglia Jannik. Niente Davis?

  • Postato il 7 ottobre 2025
  • Di Virgilio.it
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Le situazioni estreme di Shanghai stanno condizionando e non poco il Masters 1000 che si sta disputando nella metropoli cinese, dove nei primi turni si sono già verificati ben sette ritiri a partita in corso, l’ultimo dei quali è stato quello della testa di serie più alta in tabellone, Jannik Sinner. Una situazione che ovviamente sfavorisce giocatori e torneo, tanto che secondo quanto riportato da Reuters l’ATP starebbe pensando di introdurre una sorta di regola sul caldo. A parlare di quanto sta succedendo a Shanghai è stato anche Adriano Panatta nel corso di un’intervista al Corriere della Sera, durante la quale ha dato anche un consiglio a Sinner sul finale di stagione e detto la sua su un pensiero espresso tempo fa da Nicola Pietrangeli.

L’ATP pronta a introdurre la heat rule

Il forte caldo e l’umidità con cui i tennisti stanno giocando a Shanghai hanno scatenato varie polemiche, accentuate dai tanti ritiri e dai malori accusati dai giocatori, con alcuni come Holger Rune che si sono interrogati sul perché non esista una regola sulle temperature estreme nell’ATP, soprattutto considerando che esiste nel circuito WTA.

Questa mancanza potrebbe però venire presto risolta come svelato da Reuters, che ha riportato le dichiarazioni di un membro dell’ATP secondo cui si sta valutando l’introduzione di una sorta di heat rule: “La situazione è ancora in fase di revisione attiva e sono attualmente in fase di valutazione misure aggiuntive, tra cui l’implementazione di una politica ufficiale sul caldo, in consultazione con giocatori, tornei ed esperti medici. La sicurezza dei giocatori rimane una priorità assoluta per l’ATP”.

Panatta sulle condizioni di Shanghai e il ritiro di Sinner

A proposito di Shanghai e del ritiro di Sinner ha parlato anche Panatta al Corriere della Sera, che ha puntato il dito contro delle condizioni estreme a cui i giocatori vengono spesso sottoposti in alcuni tornei: “Nel tennis c’è un problema di fragilità ma non riguarda Sinner, riguarda tutti. E’ un problema dell’intero sistema. La scelta di andare a giocare a Cincinnati e Shanghai hanno portato Sinner a perdere due occasioni che hanno finito per deludere le proprie ambizioni, il tutto in un’annata straordinaria dove ha vinto due Slam, e uno dei quali è lo storico Wimbledon. Sono stati due tornei giocati in condizioni estreme, quasi come delle prove di sopravvivenza. Finiti con due evitabili e dolorosi ritiri. Oltre certi limiti non si va, suona l’allarme e tutti nello spogliatoio. Avrebbero dovuto farlo anche a Cincinnati e Shanghai, penso alla chiusura del tetto, aria condizionata ed ombrelloni sulle sedie dei campi campo. Niente è stato fatto e l’Atp sta zitta”.

Panatta, il consiglio a Sinner sul finale di stagione e la replica a Pietrangeli

La leggenda azzurra della racchetta ha poi parlato anche dei tanti impegni che aspettano Sinner in questo finale di stagione, consigliandolo di rinunciare a qualche torneo, col rischio però che Jannik decida di non prendere parte alla Coppa Davis che di disputerà poco dopo le Nitto ATP Finals e non porterà vantaggi in classifica all’altoatesino: “Mi chiedo, ma è proprio necessario questo tour de force? Tutti mi diranno dei punti, la classifica e il numero uno…Chi se ne frega di tutto questo, non ce lo mettete”.

Panatta ha poi parlato di alcune affermazioni di Pietrangeli che tempo fa si era dispiaciuto di non essere nato in questa epoca tennistica in avrebbe guadagnato molti più soldi esprimendo però un opinione ben diversa dal capitano della squadra di Coppa Davis campione nel 1976: “Lui già sa come la penso, ma lo ribadisco. Sono felice di essere nato ‘troppo presto’ perché in un tennis cosi non mi sarei divertito neanche un pò”.

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