Il ritorno delle carte: da Madame Lenormand alla nuova scuola italiana della cartomanzia

  • Postato il 1 novembre 2025
  • Di Panorama
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Si racconta che una sera del 1792, a Parigi, precisamente al numero 5 di rue de Tournon, nel Faubourg Saint-Germain, in un bellissimo appartamento, apparentemente adibito a negozio di libri, si presentarono tre uomini. L’appartamento era lo studio di Madame (anche se sarebbe più corretto definire Mademoiselle) Marie-Anne Adélaïde Lenormand, scrittrice e famosa esoterica. I tre uomini erano i rivoluzionari Maximilien de Robespierre, Jean-Paul Marat e Louis Antoine de Saint-Just. L’intento dell’allegro terzetto, con la scusa di farsi leggere le carte, era quello di irridere la “Sibilla dei Salotti” e smascherarla come  volgare truffatrice. In tutta risposta ricevettero un’audace Madame Lenormand, che li raggelò con un infausto verdetto: tutti e tre sarebbero morti in un tempo non lontano, con una fine violenta. 

Robespierre e Louis Antoine de Saint-Just furono ghigliottinati nel luglio 1794, Jean-Paul Marat accoltellato nella sua vasca da bagno nel 1793.

Tale era la nomea e la credibilità di questa veggente (aveva predetto la morte di Lugi XVI, il matrimonio di Joséphine de Beauharnais con Napoleone, la loro separazione e la caduta dell’imperatore), che ispirò (e qui il “marketing” dell’epoca diede il meglio di sé) il nome per un mazzo storico di 36 carte, nato alla fine del XVIII secolo: Petit Lenormand, un metodo di lettura delle carte che si basa sullo studio delle immagini tratte da simboli presi dall’immaginario collettivo. 

Il ritorno delle carte: da Madame Lenormand alla nuova scuola italiana della cartomanzia
Il ritorno delle carte: da Madame Lenormand alla nuova scuola italiana della cartomanzia

Un punto di riferimento per chi desidera approfondire l’arte della cartomanzia con serietà e passione, in particolare del metodo Lenormand, diventandone di fatto l’influencer italiana di riferimento, è Antonella Rotti, fondatrice del canale YouTube CARTOMANTIQUE (46.000 iscritti).

Laureata in Lingue e Letterature Straniere, Antonella è appassionata dello studio di mazzi di carte storici fin dall’adolescenza, il suo grande amore è il Petit Lenormand e tutto quanto è legato alla figura che lo ha ispirato, Mademoiselle Lenormand. Dal 2021 tiene corsi e consulenze online. Nel 2025 crea CARTOMANTIQUE ACADEMY.

È doverosa un’importante premessa:

La cartomanzia è circondata da preconcetti, superstizioni, stereotipi di zingare nei tendoni del Luna Park che deliberano sentenze a persone sconosciute sulla base di sensazioni. Intere generazioni rimaste traumatizzate a causa del cartone animato “Candy Candy”, quando l’uscita dell’asso di picche anticipava la morte dell’amato Anthony a causa di una caduta da cavallo. 

Antonella Rotti non è nulla di tutto questo, anzi, è tutto ciò che di più lontano ci può essere, perché basa la sua lettura sul più valevole dei requisiti: uno studio attento, serio e profondo, quasi scientifico.

“Leggere e interpretare le carte in modo superstizioso è una cosa che non solo non mi appartiene, ma che ritengo anche molto pericolosa. Soprattutto adesso, secondo il filone americano,  dove prevale una lettura quasi intuitiva, che personalmente, con rispetto parlando, non reputo una cosa seria. Io, fin da adolescente, sono stata affascinata dal mondo dei tarocchi e mi sono appassionata proprio al loro studio, allo studio delle carte. Ho fatto filologia, quindi l’interpretazione dei relativi documenti era il mio pane. Oltre a studiarli, ne ho vivisezionato le simbologie.”

Antonella, vuoi introdurci il tuo modo di approcciarti alle carte?

“Sul mondo dei tarocchi c’è tanto da dire, da sapere e da studiare. Sono tutti segnali codificati. Io insegno sempre che è esattamente come leggere un libro, un libro di settantotto carte. Negli ultimi anni, fortunatamente, c’è stata una ripresa non solo del discorso filologico, ma una maggiore serietà di quella che è una tradizione che si sviluppa dall’inizio del Medioevo e chissà, forse anche prima, tradizione che va rispettata. Io non rispondo a domande del tipo: mi sposerò con quella persona? o vincerò la lotteria? ma soprattutto allontano chiunque sostenga di avere il malocchio! Ognuno è libero di avere le proprie opinioni e non voglio ridicolizzare nessuno, ma io mi trovo decisamente dall’altra parte della barricata. Non tratto nemmeno il tema della salute, perché oltre a ritenerlo irrispettoso, è anche assolutamente pericoloso. Io le carte le studio e le uso quasi come strumento di coaching: parto dal presupposto che loro sono uno strumento attraverso cui la nostra energia si esprime.”

Tu hai una forte passione per il mazzo “Petit Lenormand”…

“ Madame Lenormand era una cartomante di quelle toste, studiava tantissimo e in questo mi riconosco. La lettura che io prediligo è quella di tutte le trentasei carte, perché l’importante non è la carta in sé, ma l’interazione, la connessione tra le carte, la loro vicinanza o lontananza, come un vero storytelling. Ci sono delle regole precisissime per affrontare una lettura, bisogna rispettare quello che è stato lasciato scritto. L’unità di misura di Petit Lenormand è l’abbinamento, ricordando sempre di entrare nello spirito dell’epoca, senza stravolgerle.”

Hai iniziato questo progetto, aprendo il canale YouTube CARTOMANTIQUE sei anni fa, ma la passione per i tarocchi ce l’hai fin da giovanissima

“La passione per la cartomanzia mi accompagna da sempre. A quattordici anni ho iniziato ad appassionarmi ai tarocchi e a diciassette a Petit Lenormand. Questa nuova avventura è iniziata un po’ per caso. Dopo la laurea ho passato diversi anni come ricercatrice per poi approdare alla consulenza editoriale. Circa sei anni fa mi sono imbattuta in un canale di cartomanzia che mi aveva molto incuriosita. I miei figli, che mi hanno supportata anche a livello tecnico, mi hanno spinto ad aprire un mio canale. Piccola curiosità, il canale è nato proprio il giorno della befana, il 6 gennaio 2020. Mi sono ritrovata così a fare un qualcosa di estremamente divertente e gratificante, con ottimi risultati. La cosa che più mi appassiona sono  i corsi: insegnare quello che imparo. Ho aperto l’Academy, dove chi partecipa può avere il proprio spazio, le registrazioni, il materiale, i test e, una volta passati, un certificato tracciabile (ho registrato il marchio per offrire corsi certificati). Il Metodo Petit Lenormand era già abbastanza conosciuto, ma non così dilagante, grazie anche ai miei corsi ho contribuito a regalargli ulteriore visibilità. Sono felice che i miei insegnamenti possano aiutare a divulgare conoscenza.”

Qual è la carta che preferisci?

Quella del mazzo Petit Lenormand è in assoluto l’albero. È una carta con milioni di possibili interpretazioni, ma soprattutto rappresenta il benessere come equilibrio psicofisico. L’albero è simbolo anche dell’uomo che ha le radici e si espande verso l’alto, è la circolazione della linfa vitale che ti fa crescere e ti fa acquisire consapevolezza e serenità. È una carta a cui sono molto affezionata.”

Progetti futuri?

“Sono felicemente assorbita dal progetto dell’Academy; quello che mi auguro è di proseguire su questa strada, soprattutto continuando a studiare, perché c’è sempre qualcosa di nuovo da imparare.”

Autore
Panorama

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