Il sarto del Papa

  • Postato il 23 maggio 2025
  • Di Panorama
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«È stata una sorpresa, non sapevo che i cerimoniali avessero scelto delle vesti disegnate da me per Papa Leone XIV in occasione della messa con i cardinali in Cappella Sistina, ma anche la domenica successiva alla messa nelle grotte Vaticane, nella visita alle tombe dei Pontifici. Diciamo che è un buon inizio poi vedremo», ha spiegato Filippo Sorcinelli durante l’anteprima della sua mostra personale Art in Respect – Mostra Dialogante, prevista fino al 27 maggio e subito prorogata al 24 giugno, nelle sale della Pinacoteca Ambrosiana di Milano.

Il sarto del Papa
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Il sarto del Papa
Il sarto del Papa

Qui, tra tesori inestimabili – si va da Cartone preparatorio della Scuola di Atene di Raffaello Sanzio alla Madonna del Padiglione di Botticelli passando per il Codice Atlantico di Leonardo giusto per dare un’idea – l’artista fa una sorta di bilancio di oltre vent’anni di attività, cioè da quando nel 2001 fonda l’atelier di vesti sacre LAVS, che l’ha portato a vestire, tra gli altri, i papi Benedetto XVI e Francesco e nel 2013 UNUM, la sua casa di profumi d’arte. 

Tra la casula rossa di Papa Ratzinger e l’abito creato per la Vergine Fiumarola di Trastevere per la processione 2024, emerge come l’istituzione abbia sempre scelto l’arte per raccontarsi, «la Chiesa, in tutte le sue sfaccettature storiche, si è sempre interfacciata con gli artisti – a volte anche in modi vivaci, basti ricordare le litigate intestine documentate tra Giulio II e Michelangelo, ma ciò che l’ha sempre contraddistinta è stata la capacità di riconoscere il merito e i talenti». 

«Naturalmente esistono delle regole da rispettare, ma nel mio lavoro credo di essere sempre riuscito ad essere me stesso e contemporaneamente a rispettare l’ambiente, sono un uomo di fede e si percepisce», ha continuato Sorcinelli nello spiegare un percorso che si snoda nel segno del dialogo e della sensorialità: ogni veste, infatti, corrisponde alle opere che la circondano ma anche a una fragranza.

Così nella Sala Leonardo da Roma si è trasportati a Parigi e nello specifico all’aprile di sei anni fa quando un incendio devasto la cattedrale gotica di Notre-Dame. «Ho un rapporto molto forte con Notre-Dame, prima da musicista (Sorcinelli nasce come organista, ndr) e poi come couturier. Il profumo racconta la drammaticità dell’evento del 2019 con accanto uno dei piviali salvati, che ho realizzato per la venerazione della Corona di Spine, una reliquia importantissima per il mondo cattolico, che viene esposta i primi venerdì del mese oltre che il Venerdì Santo, e che mi ha arricchito tantissimo di gioia perché questo paramento riassume anche tutta la vita del Cristiano».

Autore
Panorama

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