Il tuo club retrocede? Lo stipendio si riduce del 25%: l’accordo tra Lega e Aic per i calciatori di Serie A
- Postato il 5 agosto 2025
- Calcio
- Di Il Fatto Quotidiano
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Da oggi la retrocessione peserà economicamente sui calciatori di Serie A. L’Associazione Italiana Calciatori (Aic) e la Lega Serie A hanno trovato un accordo: in caso di retrocessione in Serie B, lo stipendio verrà infatti automaticamente ridotto del 25% per i giocatori in rosa. La norma è contenuta nel nuovo accordo collettivo, che durerà cinque anni, sottoscritto dal presidente della Lega Serie A, Ezio Simonelli, e dal n.1 dell’Aic, Umberto Calcagno, con l’ok della Figc. Si parlava da diverso tempo della necessità di inserire un automatismo che, riducendo i costi, consentisse ai club di non crollare economicamente in caso di retrocessione (e quindi di riduzione dei ricavi). Il paracadute già previsto evidentemente non basta.
Una norma che alcuni club hanno indirettamente attuato nel corso degli ultimi anni. Diverse volte infatti i calciatori in caso di retrocessione hanno guadagnato meno in Serie B dopo un accordo tra le parti. Adesso sarà invece automatico: al momento della firma dei giocatori con i nuovi club – a partire dal 2 settembre 2025 – in caso di retrocessione, il calciatore vedrà ridotto in automatico il proprio stipendio del 25%. L’articolo 5.2, al comma 7 recita così: “In caso di retrocessione della squadra in Serie B, la retribuzione fissa è automaticamente ridotta del 25%, senza potersi tuttavia la retribuzione così ricalcolata porre al di sotto del limite minimo fissato, a seconda della fascia di età del calciatore, dal contratto collettivo dei calciatori della Serie A. La riduzione di cui al presente comma decorre dalla stagione sportiva immediatamente successiva a quella in cui si verifica la retrocessione e permane per quelle eventualmente successive, salvo il caso di una nuova promozione in Serie A che comporterà il ripristino del livello retributivo originario”.
Tradotto: lo stipendio verrà ridotto del 25%, ma deve comunque rimanere entro il limite minimo previsto e in caso di promozione in Serie A con la stessa squadra, ci sarà il ripristino dello stipendio pattuito in Serie A. Il testo prevede che “sono in ogni caso salvi patti contrari a livello di contratto individuale”. In caso di accordi individuali tra il calciatore e la società – quindi con eventuali clausole del tipo “lo stipendio non verrà decurtato in caso di retrocessione” – la retribuzione rimarrà la stessa anche in B.
Le parole di Simonelli
Dopo l’accordo siglato, il presidente della Lega Serie A, Ezio Simonelli, ha commentato così: “Questo rappresenta un passaggio di grande rilievo per il nostro sistema calcistico. Un’intesa che assume un valore storico sia per il merito dei contenuti, sia per il metodo con cui è stata raggiunta: un percorso di confronto costruttivo, sviluppato nel tempo con spirito di responsabilità e visione comune”. Simonelli ha poi aggiunto: “È un risultato che conferma quanto il dialogo istituzionale e la collaborazione tra Lega e Aic siano strumenti fondamentali per affrontare con equilibrio e lungimiranza le sfide del calcio moderno”.
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