Il Vadino unisce le forze per la rinascita dell’Albenga, Feroleto: “Scelta di responsabilità, siamo un popolo fiero”
- Postato il 22 maggio 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Albenga. I colori bianconeri tornano a fare parte attivamente della città di Albenga. Anzi, non c’è mai stato un momento nel quale questi si sono men che meno sbiaditi, pure dopo le tristissime vicende della passata stagione. La storia ingauna dell’Albenga Calcio, quindi, continua grazie all’unione d’intenti tra tre principali parti: l’Associazione Culturale Orgoglio Ingauno, i Fedelissimi e il Vadino che cambierà ufficialmente denominazione per consentire la rinascita del progetto bianconero dalla Prima Categoria.
L’assetto societario verrà poi svelato nelle prossime settimane, ma c’è già un forte senso di soddisfazione per aver permesso una miglior prosecuzione della storia dello storico club locale con una gestione prettamente ingauna. E di questo ne è portavoce il direttore generale Emanuele Feroleto.
Direttore, un nuovo inizio per l’Albenga
Posso dire che è stata una scelta di responsabilità, chiamiamola così. Una scelta di responsabilità perché, in fondo, l’Albenga è e sarà sempre la squadra della città. Chi ha giocato o gioca a calcio ad Albenga – e ancor di più se è una persona di Albenga – sente che l’Albenga Calcio ha un valore diverso, non c’è nulla da aggiungere. Chi è di Albenga ha un affetto particolare, un senso di protezione verso la città e, per chi pratica calcio o sport, verso la squadra dell’Albenga. Abbiamo fatto la scelta giusta, anche se non è stata presa a cuor leggero. Il Vadino l’ho fondato a 26 anni, insieme agli altri soci fondatori, e ora che ne sto per compiere 31 è stato per me un pezzo importante della vita. Come dico sempre, è stato come un grande amore. Ma bisognava fare la scelta giusta, e quella scelta era permettere all’Albenga di ripartire almeno dalla Prima Categoria. Dico “almeno”, perché l’Albenga merita categorie ben più alte. Per questo ringrazio soprattutto i Fedelissimi, l’Associazione Culturale Orgoglio Ingauno, con cui c’è stato un dialogo trasparente, costruttivo e aperto. Siamo persone di Albenga e se siamo uniti non dobbiamo temere nulla. Come scritto nel comunicato: siamo un popolo fiero.
Come sono andati gli incontri?
Gli incontri sono stati inizialmente conoscitivi, poi positivi e costruttivi, e da lì si è costruito quello che sarà il nuovo assetto societario per la prossima stagione. Da tenere presente, però, che fino al 30 giugno il Vadino deve concludere la stagione sportiva. La nuova realtà sarà di fatto un cambio di denominazione sociale e partirà ufficialmente dal primo luglio. Molte delle persone coinvolte le conoscevo già, altre le ho conosciute in questo percorso: tutte persone perbene, oneste, trasparenti. Ed è giusto che la ripartenza sia affidata a persone così. Per quanto riguarda l’organigramma, non posso ancora dire nulla, perché dobbiamo ufficializzare e rinnovare le cariche. Come scritto nel comunicato, all’assetto societario si affiancheranno persone e rappresentanti del gruppo dei Fedelissimi e dell’Associazione Culturale Ingauno. Sicuramente si terrà un’assemblea per la riorganizzazione delle cariche.
Quale sarà la denominazione ufficiale?
Ci sono contatti in corso con la Federazione. L’intenzione è quella di chiamarla FBC Albenga 1905. Tuttavia c’è una procedura in corso anche per quanto riguarda la denominazione US Albenga 1928, e la federazione dovrà fare le sue valutazioni in merito.
L’Albenga torna agli ingauni
È sicuramente una bellissima notizia. Dal punto di vista dell’onestà, della trasparenza, dell’impegno, non c’è nulla da temere. Quello che deve essere chiaro è che io, all’interno dell’Albenga, sarò semplicemente Emanuele Feroleto. È vero che ricopro anche un ruolo di consigliere di maggioranza in Comune, ma non ci deve essere alcuna strumentalizzazione politica. I rapporti con l’amministrazione comunale saranno ovviamente buoni – anche perché ne faccio parte – e posso dire che l’amministrazione ha accolto molto positivamente questa operazione.
Quali saranno i primi punti della vostra organizzazione?
Adesso è troppo presto per parlare pubblicamente di programmi. Il grande successo è già il fatto che l’Albenga possa ripartire dalla Prima Categoria ed è un traguardo notevole considerando tutto ciò che è accaduto in passato. Ci sarà tempo per pianificare tutto il resto: ora dobbiamo procedere un passo alla volta.
Il ricordo più bello del Vadino?
Come faccio a sceglierne solo uno? Ho iniziato con il Vadino quando ero un praticante avvocato, e ho finito che sono un avvocato in un’amministrazione comunale. Con il Vadino sono cresciuto, ho vissuto emozioni indescrivibili. Il ricordo più bello, forse, è proprio l’aver condiviso tutto questo con persone care, come mio fratello – quindi anche in famiglia – e spero che tutto questo possa continuare anche con la nuova realtà. Un ricordo semplice non è facile da trovare, perché ce ne sono tanti, troppo significativi.