Il viaggio degli aiuti

  • Postato il 23 settembre 2025
  • Di Focus.it
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Le cronache tendono a mostrarci il punto d'arrivo degli aiuti. Un ospedale allestito per soccorrere le popolazioni colpite da un terremoto. Una campagna di vaccinazione in un'area remota, per popolazioni che non hanno accesso alle cure sanitarie. O un campo per i rifugiati in fuga da uno dei troppi conflitti dimenticati che insanguinano il mondo. Ma per quelle operazioni di soccorso e assistenza sanitaria servono tonnellate – letteralmente – di materiale: farmaci, siringhe, guanti, sacche per infusione e tutte le centinaia di prodotti usati in un ospedale, ma anche cibo terapeutico, tende, sistemi per purificare l'acqua, computer… Per questo siamo andati a visitare uno dei punti da cui parte tutto questo: una delle basi logistiche di Medici Senza Frontiere (Msf), da cui viene spedito ciò che serve per far funzionare ospedali e progetti dell'organizzazione umanitaria. È il centro di distribuzione Msf Supply a Bruxelles, a cui è dedicato un articolo su Focus n° 396.. Prodotti dal mondo. "Questo centro logistico rifornisce i progetti di Msf e anche altre organizzazioni umanitarie", spiega Alessandro Piro, responsabile della logistica per il Medio Oriente e l'Europa di Medici Senza Frontiere. "Da qui si organizzano le spedizioni per interventi di emergenza, ma anche quelle per gli ordini che arrivano regolarmente, due o tre volte all'anno, da tutti i Paesi in cui Msf ha progetti. Centralizzare gli acquisti e lo stoccaggio è essenziale, altrimenti ogni missione dovrebbe ordinare centinaia di prodotti da molti fornitori". Al centro logistico di Bruxelles arrivano prodotti da fornitori in tutto il mondo. "Guanti dalla Malesia, per esempio, molti medicinali dall'India o da Cipro, latte terapeutico dalla Francia o materiale ortopedico dall'Italia", dice Piro.. Scaffali e frigorifero. In un angolo dell'edificio, ci sono le aree dove arrivano i camion carichi dei prodotti ordinati e partono i camion con le spedizioni. Il grosso dello spazio è occupato da scaffali a perdita d'occhio, dove vengono stoccati i prodotti. Nelle "stanze frigo", invece, si tengono farmaci e sostanze che devono stare a temperature tra i 2 e gli 8 °C: vaccini, insulina, ossitocina, reagenti... In un'altra area, ancora, sono al lavoro gli addetti alla preparazione dei pacchi. "Seguendo gli ordini di preparazione, chi prepara i pacchi assembla diversi materiali: in quest'area ci sono scatole con prodotti da cui gli addetti possono anche prendere anche singole unità. In altri casi, per esempio per le sacche da infusione, si può invece spedire un intero bancale", spiega Elise Chabroux, che si occupa di acquisto di prodotti medici per Msf Supply. . Le missioni. Dal centro di Bruxelles partono spedizioni per 35 paesi, per interventi diversi. "Questi pacchi per esempio sono pronti per l'invio in Egitto, da dove i materiali vengono fatti entrare a Gaza", dice Piro, indicando alcune scatole. "Ma nell'ultimo periodo i materiali entrano con il contagocce nella Striscia e siamo riusciti a far passare pochi camion: molto è ancora in attesa per l'ingresso. A Gaza Msf aveva vari progetti attivi in ospedali ora distrutti, come l'ospedale al-Awda nel nord della Striscia. Abbiamo riorganizzato le attività in luoghi e strutture diverse e abbiamo montato due ospedali da campo, che sono ancora in uso. Oppure, per esempio, è partita una spedizione con 8 tonnellate di materiale destinato al Sudan, dove dal 2023 è in corso un conflitto tra gruppi militari: è arrivata in aereo a N'Djamena, nel vicino Ciad, da dove poi è proseguita verso il confine con il Sudan, con farmaci, dal paracetamolo agli antimalarici, cibo terapeutico, materiale di laboratorio…". Farmaci e molti altri materiali vengono anche inviati in caso di epidemie. "Pensiamo a Paesi come la Repubblica Democratica del Congo, dove scoppiano periodiche epidemie di colera in alcune aree", racconta Nicola Cocco, infettivologo di Medici Senza Frontiere. "E dove è importante anche organizzare campagne di vaccinazione per il morbillo, malattia che può essere letale per i bambini sotto i 5 anni e la cui diffusione viene favorita in situazioni come un'epidemia di colera". .
Autore
Focus.it

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