Il vice ministro Cirielli contro il governatore De Luca: “Querelato per diffamazione e calunnia”

  • Postato il 4 agosto 2025
  • Politica
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Il 30 luglio scorso quando arrivò la notizia di altre due vittime del West Nile in Campania, il presidente Vincenzo De Luca accusò una dirigente del ministero di “incompetenza”. Contro il governatore è stata presentata una querela per diffamazione dal viceministro degli Esteri e della Cooperazione internazionale, Edmondo Cirielli, marito di Maria Rosaria Campitiello, responsabile del Dipartimento di Prevenzione del ministero della Salute, che aveva dichiarato che la situazione epidemiologica “è in linea con gli anni precedenti”, che i pazienti erano in alcuni casi anziani e in altri con patologie e che “la lotta non è col virus, ma è con la zanzara”.

Cirielli (ideato della ex Cirielli ribattezzata salva Previti) contesta a De Luca anche la calunnia e cita i lanci di agenzia che riportavano le parole del governatore che definiva la professoressa Campitiello “totalmente inadeguata e impreparata per un ruolo così importante, assunta per ragioni di clientelismo politico”. Secondo Cirielli la diffamazione è ulteriormente aggravata poiché le dichiarazioni erano indirizzate a un corpo politico e amministrativo perché con quelle dichiarazioni De Luca avrebbe lasciato intendere ai lettori che il politico avesse influenzato la nomina della Campitiello.

Prima del deposito della querela il vice ministro aveva sfogato su Facebook la sua indignazione: “Non ho mai usato, né intendo usare, la vita privata del Presidente De Luca come argomento di scontro politico. Eppure sarebbe fin troppo facile farlo. La sua ex moglie, la compagna e altre, i figli sono da anni ben collocati nella cosa pubblica, in ruoli di assoluto rilievo. Ma non è il mio stile. Io non sono come De Luca. Io non colpisco gli affetti degli altri per ragioni politiche né giudico le persone per le loro relazioni familiari o umane. Proprio per questo considero intollerabile l’attacco che De Luca ha rivolto alla mia consorte, la dottoressa Maria Rosaria Campitiello: non solo un’offesa gratuita, ma anche un’accusa infamante, con la quale ha insinuato che la sua nomina sia avvenuta in modo irregolare grazie a un mio intervento. Una menzogna gravissima. La verità – aveva scritto Cirielli – è un’altra, chiara e trasparente: la dottoressa Campitiello è stata nominata Capo Dipartimento della Prevenzione su proposta del Ministro della Salute, approvata dal Consiglio dei Ministri e ratificata dalla Presidenza della Repubblica. Il tutto secondo le procedure previste dalla legge e secondo un profilo curriculare idoneo alla nomina fiduciaria. Va ricordato che la dottoressa Campitiello è il primo medico a ricoprire quell’incarico, storicamente affidato a dirigenti amministrativi che, per quanto bravi, certo meno performanti appunto di un laureato in medicina. Contestarne la competenza professionale è assurdo, pretestuoso e soprattutto diffamatorio e illegale. Per questo ho dato mandato ai miei legali di procedere con una querela. Non risponderò con gli stessi strumenti meschini. Difendo le istituzioni, il merito e la verità. Chi invece calunnia per coprire i propri fallimenti, come il disastro della sanità campana, dovrà farlo davanti alla magistratura”.

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Il Fatto Quotidiano

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